di FABIO CAMILLACCI/ Notte magica per la Roma ad Amesterdam. Nell’andata dei quarti di finale di Europa League i giallorossi battono 2-1 in rimonta l’Ajax e si regalano una grande gioia, in attesa di completare l’opera del passaggio del turno tra una settimana all’Olimpico. E’ stata una partita in cui è successo di tutto, con la solita Roma sulle montagne russe: dallo 0-1 favorito da una bambola di Diawara e Mancini, al potenziale 0-2 (rigore parato da Pau Lopez a Tadic) fino al pareggio di Pellegrini e all’urlo sfrenato dopo il raddoppio firmato Ibanez all’87’. La partita della squadra di Paulo Fonseca si può sintetizzare così: cuore, tenacia, voglia di arrivare, voglia di non arrendersi mai per tenere in alto la bandiera italiana in queste Coppe europee dove è rimasta solo la Roma.
Tutto questo nonostante i tanti alti e bassi. Una compagine capace di complicarsi la vita in pochissimo tempo; una squadra capace di passare in men che non si dica dal crollo allo sballo totale. Una squadra pazza. Senza dimenticare le pesantissime assenze di Mkhitaryan e Smalling, oltre alle precarie condizioni di Veretout e all’infortunio muscolare nel primo tempo di Spinazzola, fin a quel momento il migliore in campo. Problemi atavici per i giallorossi: troppi infortuni muscolari hanno decimato una rosa non attrezzata per combattere su più fronti.
Alla Johan Cruijff Arena è stata soprattutto la vittoria dei calciatori più criticati. Le straordinarie parate di Pau Lopez che nel momento più difficile salva la Roma dalla batosta, prima sul rigore, poi in almeno altre tre occasioni. Portiere spagnolo migliore in campo nonostante alcuni svarioni con i piedi. Al contrario, l’estremo difensore olandese Scherpen favorisce l’1-1 impaperandosi sulla punizione di Pellegrini che pareggia il vantaggio firmato Klaassen. E ancora: la bella e concreta prestazione di Bruno Peres sulla fascia e il gol vittoria di Ibanez, ultimamente autore di tanti, troppi errori. Adesso, piedi ben piantati in terra e testa al ritorno per non fallire la qualificazione alle semifinali.
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