Un uomo di 65 anni, Gheorge Antoni, di origini moldave, è morto a Roma nell’incendio, sviluppatosi per causa in corso di accertamento, della stanza dell’ospedale San Camillo dove era ricoverato dopo aver subito l’amputazione di un piede. Le fiamme si sono sprigionate improvvisamente pochi minuti prima dell’una di notte sotto il suo letto, come ha raccontato il compagno di stanza, che ha dato l’allarme e si è messo in salvo. Purtroppo il personale dell’ospedale, subito accorso, non è riuscito ad evitare che le fiamme avvolgessero il lettino dove si trovava il paziente.
Pochi minuti più tardi sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno fatto sgomberare per motivi precauzionali tutto il 2° piano del reparto Maroncelli: sono 70 i pazienti spostati in altre zone dell’ospedale, ma nel reparto dove è scoppiato l’incendio erano in 16.
Il reparto era stato rinnovato di recente e quindi l’impianto elettrico era a norma; inoltre l’apparecchio dell’ossigeno era spento.
La polizia scientifica sta svolgendo indagini, ma, come ha annunciato il dottor Alessio D’Amato, direttore della cabina della regia della sanità regionale, una commissione di inchiesta indagherà su quanto avvenuto.
In ospedale nella notte era accorso anche il direttore generale dell’ospedale San Camillo, Antonio D’Urso, il quale ha affermato che “i sistemi di segnalazione hanno funzionato e il personale è stato rapido nel gestire l’emergenza. Tutti i pazienti stanno bene e la situazione è sotto controllo. Squadre tecniche, infermieri, direzione sanitaria sono all’opera”.
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