Il premier maltese Muscat ha annunciato il via libera all’accordo europeo sui migranti delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, da settimane in mare con 49 migranti. E subito dopo Malta ha trasferito sulle proprie navi i migranti che sono sbarcati sull’isola e saranno poi redistribuiti tra 8 Paesi Ue, tra cui l’Italia. Gli altri Paesi sono Germania, Francia, Portogallo,
Irlanda, Romania, Lussemburgo e Olanda.
Il commissario Ue alla migrazione Avramopoulos loda gli 8 Paesi che
partecipano all’accordo per la redistribuzione “per aver dimostrato reale solidarietà”. La Germania ha confermato che accoglierà 60 migranti.
La reazione di Salvini – “Cedere alle pressioni e alle minacce dell’Europa e delle Ong accogliendo altri migranti è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano”. Così Salvini si è espresso mentre era in visita a Varsavia. Ed ha insistito: “Mentre col premier e col ministro delInterno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell’Europa e di sicurezza, a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong”, afferma.
Salvini ha chiesto perciò “subito un chiarimento nel governo” in un incontro che era fissato per stasera, ma è poi slitatto a domani. E insiste: “Io non autorizzo arrivi, le scelte si condividono. A Conte dirò di aspettare. Non si capisce perché altri se ne fregano e noi dobbiamo accogliere”.
Poi ha proseguito su twitter la sua replica a Conte: “Altro che farne sbarcare altri o mandarli a prendere con barconi e aerei! Stiamo lavorando per rimandarne a casa un bel po’. Scafisti e terroristi: a casa. Non cambio e non cambierò mai idea: un cedimento significherebbe riaprire le porte al traffico di esseri umani”, è stata la replica di Salvini all’apertura di Conte.
Molti commentatori hanno parlato di rottura nel governo giallo-verde dopo queste sortite di Salvini, ma è invece evidente che la scelta del presidente Conte di aderire all’accordo con gli altri 7 paesi europei è la pèiù logica e coerente con quanto lo stesso Salvini è andato ripetendo in questi mesi, e cioè che bisogna indurre gli altri paesi europei a condividere l’impegno in caso di naufraghi da salvare. Questa volta sta accadendo.
Intanto, sempre nella giornata di oggi, c’è stato un vertice bilaterale Malta-Libia alla Valletta sulla questione migranti, da cui sono emerse le difficoltà che conosciamo e che anche all’Italia eran o state fatte presenti da al Serraj. Il premier libico infatti ha sottolineato la disponibilità al dialogo, “ma – ha precisato – considerate che abbiamo grossi problemi di instabilità polititica”. Muscat ha chiesto di “cercare una soluzione al traffico di esseri umani, per la sicurezza di tutti Paesi del Mediterraneo” e di parlare, ha detto ad al Serraj, “di come i migranti vengono trattati nel vostro Paese”.
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