Scarcerato il giovane sospettato di aver dato fuoco al camper in cui morirono tre sorelle rom

Torna libero Serif Seferovic, l’uomo fermato a Torino perché indiziato di essere l’autore dell’incendio del camper a Roma nel quale morirono tre sorelle di etnia rom. Lo ha deciso il gip di Torino, che ha convalidato il fermo, disponendo contestualmente la scarcerazione del giovane e non accogliendo le richieste di misura cautelare della Procura di Roma.

Seferovic era stato fermato il primo giugno scorso a Torino in una operazione congiunta degli uomini della squadra mobile del capoluogo piemontese e di Roma. Su di lui gli investigatori ritenevano che vi fossero gravi indizi di colpevolezza in relazione al lancio, la notte del 10 maggio scorso, di una bottiglia incendiaria contro un camper parcheggiato a Centocelle in cui dormiva l’intera famiglia Halilovic.

Il giovane, difeso dall’avvocato Gianluca Nicolini, nel corso della convalida del fermo si è difeso affermando che quella notte non si trovava in zona Centocelle ma era con l’intera famiglia in un’area di parcheggio a Prati Fiscali, periferia est della Capitale.

Il gip Alessandra Daniele, del tribunale di Torino, ha ritenuto che vi sia mancanza dei gravi indizi di colpevolezza che giustifichino la detenzione in carcere. Pertanto ha convalidato il fermo di Seferovic disponendone però la scarcerazione.

Ricordiamo che Seferovic aveva avuto una leggere condanna per il furto (insieme con due minorenni) del permesso di soggiorno a una studentessa giapponese, finita sotto un treno nel tentativo di inseguire gli scippatori.

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