di FABIO CAMILLACCI/ E’ grande Italia a Kitzbuehel. Sulla temibile pista austriaca Streif, la più temuta dell’intera Coppa del Mondo, ovvero la discesa che ogni discesista sogna di vincere, trionfa un immenso Dominik Paris col tempo di 1′ 55″ 01. Peter Fill è quarto, staccato di 40/100, dopo il successo di un anno fa. Pista ghiacciata e un bel sole; un’inversione di tendenza meteo rispetto agli ultimi anni con gare accorciate o disturbate a causa del maltempo.
Domne super. Paris aveva già vinto a Kitzbuehel la discesa nel 2013 e il superG nel 2015. Quello odierno è il settimo centro (6 in discesa, 1 in superG) in Coppa per il 27enne di Santa Valburga. Ma questa forse è la vittoria della consacrazione dopo un avvio di stagione che lo ha visto brillare più in superG che in discesa.
La gara. E’ stata una discesa emozionante, Fill è partito con il pettorale numero 5, sempre pulito e preciso, ha staccato tutti. Non a caso al termine è andata in scena tutta la sua delusione: “Peccato, avrei voluto salire di nuovo sul podio. Bella gara ma non tutto è andato come doveva andare. Ho perso troppo nei tratti di scorrimento e anche all’altezza del primo intermedio non sono passato come volevo”. Paris era al cancelletto qualche minuto dopo, con il numero 9, è sceso in pista con l’atteggiamento dei giorni migliori ed è stato bravo a recuperare dopo essersi sbilanciato. Solo Reichelt è stato più veloce di Dominik nello schuss finale, affrontato a 140.30 chilometri orari (141.1 per l’austriaco, che ha chiuso settimo). Nonostante al cancelletto ci fossero ancora diversi concorrenti pericolori, Paris ha capito subito di aver compiuto un’impresa, festeggiando al traguardo. Domne ha centrato così il quarto successo azzurro in discesa sulla Streif, diventando però il primo a raddoppiare: sulla Streif in passato hanno vinto solo Ghedina (1998), Fill (2016) e appunt Dominik (2013 e 2017).
Alla Francia gli altri due gradini del podio. Soltanto i transalpini Giraud Moine e Clarey, sono riusciti a fare meglio di Fill, piazzandosi al secondo e terzo posto, rispettivamente, a 21 e 33/100 da Paris. Il norvegese Jansrud ha commesso subito un errore e non è più riuscito a recuperare. Lo svizzero Beat Feuz, in vantaggio fino all’Hausberg, è finito nelle reti nella terribile traversa finale. Per questo motivo la gara è stata interrotta per un quarto d’ora, ma Feuz è sceso al traguardo sugli sci.
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