Se Renzi si occupa di toponomastica altoatesina…

di GIOVANNI PEREZ – Ma Renzi non ha nulla di meglio da fare – per occupare il tempo rimasto libero dopo essersi dimesso da capo del governo e poi da capo del partito – che impicciarsi di toponomastica in Alto Adige?

La domanda sorge spontanea dopo che ha cacciato uno dei suoi, il professor Roberto Bizzo (foto), dall’apposita Commissione dei 6 perché ha osato esprimere un parere che non coincideva con quello degli acefali servitori del capo. Il quale, pur di assicurarsi i voti della Sudtiroler Volkspartei in un governo che sogna di tornare a dirigere in un prossimo futuro, non esita a tagliare teste e ad occuparsi di un argomento, come la toponomastica, che è lontana mille miglia dai suoli interessi e, probabilmente, dalle sue conoscenze. Con questa ultima mossa, che ha  superato ogni limite di decenza politica, spera di poter continuare a contare sui favori del partito di lingua tedesca anche nelle primarie del Pd, dove non è necessario essere iscritti al partito, ma basta dichiararsene potenziale elettore e pagare solo 2 euro per accedere al seggio. Anzi, per qualche voto in più sarebbe pronto ad imparare anche qualche parola di tedesco.

 

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