Izi, istituto indipendente di ricerca guidato da Giacomo Spaini, fotografa quelle che sono le intenzioni di voto degli italiani. Ne esce l’immagine di un Parlamento ancora sostanzialmente diviso in 3 blocchi ma con l’attuale maggioranza di governo che sarebbe vicina 50%.
Se la ‘classica’ divisione tripartitica (cdx, cds e M5S) premierebbe infatti il centrodestra, con il trio Salvini-Meloni-Berlusconi in grado di intercettare il 44% delle preferenze, l’attuale alleanza giallorossa – M5S, Pd e Italia Viva – sarebbe al 47.5%, percentuale a cui andrebbero aggiunti i voti di quello che era Liberi e Uguali, forza di maggioranza oggi ma che ancora non ha un profilo per quando si tornerà al voto. A questa maggioranza il contributo maggiore arriverebbe ancora dai 5Stelle (22.5%) e dal Pd (19.5%), mentreItalia Viva di Renzi contribuirebbe con il 5.5%, sopra la soglia psicologica e non solo del 5%.
Analizzando i dati relativi alla neonata creatura politica di Renzi, emerge come questa pescherebbe i suoi voti sostanzialmente nello stesso bacino del Pd da cui arriverebbero i tre quarti delle sue preferenze (73.3%), mentre appena il 7.3% arriverebbe da Forza Italia. Partito di Silvio Berlusconi che alle urne conquisterebbe il 7% diventando terza forza del centro destra, con la Lega di gran lunga prima (29%) e FdI all’8%.
Il consenso sull’attuale esecutivo è diviso tra chi vorrebbe si tornasse a votare e chi si augura invece che l’attuale governo duri. Il 51.2% degli intervistati si augura infatti di tornare quanto prima alle urne mentre, il 48.8%, preferirebbe che il Conte-bis durasse il più a lungo possibile.*
*Nota metodologica Popolazione di riferimento: popolazione residente in Italia. Campionamento stratificato proporzionale per macro-area geografica, sesso e classi di età. 1004 interviste condotte in modalità Cati/cawi tra il 19/09/2019 e il 20/09/2019. Errore statistico del 3%. Il campione è rappresentativo della popolazione italiana dal punto di vista della propria distribuzione geografica, della suddivisione tra uomini e donne e della numerosità di persone comprese nelle fasce di età 18-39, 40-54, oltre 55. L’indicazione di voto è stata inoltre calibrata in base alle precedenti elezioni.
Il dato relativo a professione e titolo di studio è stato raccolto ma non elaborato. Nelle 1004 interviste sono ricompresi tanto professionisti, quanto studenti o casalinghe, così come laureati, diplomati, persone con licenza media inferiore o elementare.
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