di FABIO CAMILLACCI/ Leo Messi chiude il set in tema di Pallone d’oro: sesto trionfo per la “Pulce” del Barcellona, uno in più di Cristiano Ronaldo che quest’anno chiude sul gradino più basso del podio e indispettito, tanto per cambiare, diserta la cerimonia di premiazione a Parigi e ancora una volta fa una figuraccia frutto della sua boria. Mentre il fuoriclasse argentino diventa il più titolato della storia anche senza Champions League e nonostante dall’ultima edizione della Coppa Campioni ne sia uscito bastonato, in semifinale, proprio dal Liverpool di Salah, Mané, Firmino, Alisson, Van Dijk, Wijnaldum, Alexander-Arnold, ovvero: sette campioni d’Europa, candidati e disillusi a Parigi. Soprattutto l’egiziano ex Roma, grande artefice del trionfo della squadra di Jurgen Klopp, che non va oltre il quinto posto; alle spalle di Mané, quarto, e di Van Dijk, secondo.
Gli altri riconoscimenti, de Ligt miglior Under 21. Il difensore della Juventus chiude 15° in classifica generale, ma vincitore del premio Kopa. E’ lui l’erede di Mbappé per questo riconoscimento. All’ex giallorosso del Liverpool Alisson va invece il titolo di miglior portiere. All’emblematica e campione del mondo statunitense Rapinoe, il Pallone d’oro femminile. La calciatrice non era presente ma collegata in videoconferenza.
Ma cosa ha fatto Messi per aggiudicarsi ancora una volta questo ambito trofeo? Miglior marcatore dell’ultima Champions (12 reti), capocannoniere e miglior assist-man della Liga spagnola, vinta dal suo Barcellona. Il tutto continuando a esibire il suo immenso talento in giro per il continente ormai dal lontano 2006, quando fece capolino nella lista del Pallone d’oro al 20° posto. Poi si è sempre accomodato sul podio in un duello feroce con CR7. Tranne l’anno scorso quando il campione blaugrana non andò oltre il quinto posto. Ronaldo paga forse una stagione meno brillante dello storico rivale, nonostante le 20 reti segnate nel 2019. Messi ne ha fatte comunque più del doppio (41).
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