di FABIO CAMILLACCI/ Completata anche la 13° giornata di campionato: la Serie A prosegue nel segno di Milano. Dopo anni di alti e bassi, questo torneo sembra essere un ritorno al passato con le due squadre meneghine protagoniste. Il Milan capolista ritrova la vittoria, passa per 2-1 a Reggio Emilia contro il Sassuolo e resta al comando. Tutto ciò sempre senza Ibrahimovic alle prese con una ricaduta dell’infortunio muscolare. L’Inter tiene il passo e rimane a -1 dai cugini rossoneri grazie al 2-1 con cui la squadra di Antonio Conte al Meazza supera lo Spezia: 6° vittoria di fila per i nerazzurri, deludenti in Europa ma efficaci in patria. Ancora a segno Lukaku che in classifica marcatori si porta a un solo gol dal capocannoniere Cristiano Ronaldo: 12 reti CR7, 11 il belga. E così la Juventus campione d’Italia, nonostante il bel successo di Parma, resta a -4 dalla vetta e a -3 dal secondo posto.
Staccata, al quarto posto, c’è la Roma ridimensionata dall’Atalanta. Una Roma dai due volti: bella e pratica nel primo tempo che chiude in vantaggio per 1-0, timida e brutta nella ripresa e di conseguenza travolta dalla Dea. Finisce 4-1 per gli orobici: evidentemente, il caso “Gomez-Gasperini” è stato assorbito bene dal gruppo bergamasco. Il “Papu” non è stato convocato nemmeno per questo match e a gennaio verrà ceduto. A fare la differenza in questa partita sono stati i portieri e gli allenatori. Gollini para tutto mentre Mirante è responsabile, soprattutto in occasione del 2-1 atalantino. Lo abbiamo scritto giovedi scorso che in casa Roma c’è un problema portiere: lo ribadiamo. Sul fronte tecnici: Gasp indovina le mosse giuste per ribaltare i giallorossi, Fonseca invece sta a guardare non prende le contromisure ed esce ovviamente sconfitto.
Cade ancora il Napoli: all’Olimpico la Lazio s’impone per 2-0. Seconda sconfitta consecutiva per i partenopei dopo quella di mercoledi al Meazza contro l’Inter. Sconfitte però di tipo diverso, infatti: mentre a Milano gli azzurri avrebbero meritato di vincere e gli sarebbe stato stretto anche il pareggio per quanto fatto, a Roma la squadra di Gattuso non è proprio scesa in campo. E le pesanti assenze di Insigne e Mertens non possono essere una giustificazione. Nonostante una rosa profonda sia in qualità che in quantità, il Napoli resta discontinuo. Fatto curioso, in 13 gare il “Ciuccio” non ha mai pareggiato: 8 vittorie e ben 5 sconfitte (una delle quali “a tavolino”). Lazio trascinata dal solito Ciro Immobile e da Luis Alberto, autori dei due gol che hanno deciso il match-clou di questo turno.
Sempre più accesa la lotta per non retrocedere. Continua la crisi del Torino che in casa racimola solo un 1-1 contro la concorrente diretta Bologna. Per fortuna del Toro, il Genoa perde 2-0 a Benevento e resta a 7 punti come i granata. Ma al momento, Crotone, Torino e Genoa retrocederebbero in Serie B. La sconfitta in Campania è fatale a mister Maran, esonerato dal patron del Grifone Enrico Preziosi che richiama Ballardini: la quarta volta per lui sulla panchina genoana. In parità invece la partita della Sardegna Arena: 1-1 tra Cagliari e Udinese; entrambe muovono la classifica in chiave salvezza. Adesso, lunedi pausa, poi martedi si torna in campo per un nuovo turno infrasettimanale: sarà l’ultima giornata di questo 2020 da dimenticare in fretta.
La classifica di Serie A dopo 13 giornate
Milan 31
Inter 30
Juventus 27
Roma 24
Napoli 23 (1 punto di penalizzazione)
Sassuolo 23
Atalanta* 21
Lazio 21
Hellas Verona 20
Sampdoria 17
Udinese* 15
Benevento 15
Cagliari 14
Bologna 14
Parma 12
Fiorentina 11
Spezia 11
Torino 7
Genoa 7
Crotone 6
*= una partita in meno
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