di FABIO CAMILLACCI/ Ormai non ci sono più parole per commentare quello che da più di un anno succede nella Serie B del calcio italiano. Una vergogna senza fine. La Lega di B, le altre istituzioni calcistiche e la giustizia sportiva hanno perso letteralmente la faccia. Anarchia totale. Dal caos ripescaggi del campionato scorso che vide penalizzate Ternana, Pro Vercelli, Novara, Entella, Catania e Siena, al miserabile finale di questa stagione. In attesa dell’ultimo atto dei playoff tra Verona e Cittadella per decidere la terza squadra promossa in A con Brescia e Lecce, nuovo clamoroso ribaltone. Niente Serie C per il Palermo e i playout si faranno. Una farsa continua. Dunque, la Corte d’Appello federale riporta i rosanero in B smentendo parzialmente la decisione presa in primo grado dal Tribunale federale. Venti punti di penalizzazione, infatti, significano l’esclusione dai playoff (come detto ormai giunti alla finale), ma, non la retrocessione in Lega Pro. Confermata invece la retrocessione del Foggia con Padova e Carpi e lo spareggio salvezza tra Salernitana e Venezia, ovvero: quart’ultima e quint’ultima della regular season. Decisioni che in qualche modo, almeno apparentemente, svuotano di tensione la giornata di giovedi 30 maggio, in cui sono in programma il consiglio direttivo della Lega B, che fisserà le date dello stesso playout, e il Consiglio federale. Organi e istituzioni che si smentiscono e sbugiardano a vicenda, a corrente alternata.
La sentenza della Corte d’Appello. Dopo un’udienza di due ore i giudici hanno preso la loro decisione; solo il dispositivo però, senza le motivazioni. Non è mancato il colpo di scena finale con la presentazione da parte della Procura federale di una nuova sentenza della Cassazione relativa alla posizione di Maurizio Zamparini in cui veniva sottolineata la gravità degli illeciti. I legali del Palermo hanno insistito anche sulla recente giurisprudenza, facendo passare il seguente concetto: “Se volevate dare al Chievo, per il caso plusvalenze, 15 punti di penalizzazione, perché a noi volete toglierci non solo la possibilità di andare in serie A, ma anche quella di giocare la B?”. Una domanda che evidentemente è stata in qualche modo accolta dal collegio presieduto da Luigi Caso. Ora si attendono le inevitabili reazioni e magari ulteriori ribaltoni. La Salernitana, infatti, aveva legato la possibilità di ricorsi solo all’ipotesi di una conferma della retrocessione in C del Palermo. Lo stesso Foggia, che aveva fatto ricorso al Tar contro l’annullamento del playout ottenendo una sospensiva dal Tribunale amministrativo con decisione sul merito l’11 giugno, si trova spiazzato. Mentre il Venezia, che pensava di essere già salvo, deve ributtarsi nella mischia. Tutto questo con i calciatori di Salernitana e Venezia praticamente in vacanza. Adesso invece dovranno rimboccarsi le maniche in fretta per restare in B. Proprio vero, al peggio non c’è mai fine. Soprattutto nella Serie B di calcio, dove da tempo succede di tutto di più. Sono in tanti a chiedersi: ma non si vergognano?
Commenta per primo