Si aggravano i dati della pandemia in Italia (ieri 27mila nuovi contagi e 328 morti). E il governo emette un decreto con restrizioni e zone rosse da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile. L’annuncio di Draghi

Pasqua blindata in Italia per le restrizioni anti-covid decise dal governo Draghi di fronte al crescente aggravarsi  dei dati sulla pandemia, che oggi hanno fatto segnare quasi 27mila nuovi contagi e 328 morti, con il rischio di saturazione delle strutture ospedaliere e delle terapie intensive.   Lo ha annunciato lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della visita al centro vaccinale di Fiumicino (foto a lato), accompagnato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Le nuove misure sono contenute in un decreto legge che detta norme valide da lunedì, 15 marzo fino al 6 aprile. Poche le deroghe alle restrizioni – tra cui una visita al giorno ai parenti – che metteranno di nuovo a dura prova le attività economiche; il che comporterà l’erogazione di nuovi  ristori.

Con le ordinanze del ministro della Salute intanto passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto, che annulla il giallo per tutta la sua durata. Resta in bilico la Basilicata, sulla quale è in corso una verifica dei dati da parte del ministero, mentre la Sardegna resta in area bianca.

Vi sono poi altre misure sparse, come quella che prevede per sabato 13 marzo e domenica 14 che in Piemonte non sarà possibile recarsi nelle seconde case.

PASQUA IN ROSSO – Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.

Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all’arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all’interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.

NUOVO CRITERIO ZONA ROSSA – Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.

ZONE ROSSE LOCALI A DISCREZIONE DELLE REGIONI – Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.

CONGEDI PARENTALI E BONUS BABY SITTER – Nel decreto “Sostegno” (ex “Ristori”) saranno previsto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.

SMART WORKING – Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.

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