L’Unar (Ufficio antidiscriminazioni razziali ) e la Presidenza del Consiglio nella bufera dopo le polemiche sui finanziamenti ad associazioni gay scatenate da un servizio del programma tv delle Iene: il direttore, Francesco Spano, si è dimesso dal suo incarico.
Nel servizio delle Iene si accusa l’Unar di aver finanziato una associazione di persone omosessuali a cui fanno capo circoli nei quali si praticherebbe la prostituzione maschile, e il direttore dell’Ufficio di essere socio di questa stessa associazione e dunque, secondo le accuse, in palese conflitto di interesse.
“Ho deciso di rimettere il mio mandato – spiega Spano – non perché ritenga di avere responsabilità, perché rivendico la piena correttezza del mio operato in questo anno, ma per rispetto al ruolo affidato all’ufficio che fino ad oggi ho avuto l’onore di guidare. Occuparsi di contrasto alle discriminazioni presuppone, infatti, entusiasmo e generosità: due doti che ho provato ad avere sempre in questi mesi e che questa squallida vicenda mi ha tolto”.
“Nello specifico – aggiunge Spano parlando della vicenda che lo ha portato alle dimissioni – vorrei solo dire che si è trattato di una bufala: non solo perché i finanziamenti in questione non sono stati ancora erogati, ma perché ad essere considerati finanziabili sono stati singoli progetti sociali, proposti da diverse realtà associative e istituzionali e valutati da una commissione secondo criteri oggettivi prestabiliti. La procedura di controllo preliminare all’eventuale erogazione è tutt’oggi in corso”.
“Io stesso – aggiunge Spano – per la questione specifica, non appena ho avuto la segnalazione da parte dei giornalisti delle Iene , ho provveduto a informarne la polizia ed ad attivare dei controlli suppletivi interni. Sono certo che a breve verrà certificata l’assoluta correttezza di tutta la procedura. Nel frattempo ringrazio il sottosegretario Elena Boschi per le parole di apprezzamento che ha avuto per me e per il mio lavoro come pure per aver compreso il mio desiderio di considerare conclusa qui questa esperienza”.
Le dimissioni, si sottolinea da Palazzo Chigi, “vogliono essere un segno di rispetto al ruolo e al lavoro che ha svolto e continua a svolgere l’Unar. Si disporrà la sospensione in autotutela del Bando di assegnazione oggetto dell’inchiesta giornalistica, per effettuare le ulteriori opportune verifiche. I relativi fondi, comunque, non sono stati ancora erogati”. A chiedere a gran voce le dimissioni di Spano e la chiusura dell’Ufficio sono stati numerosi parlamentari di un arco che va dal centrodestra alla Lega Nord al M5S.
La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, aveva subito annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente al governo per chiedere la chiusura immediata dell’Unar e le dimissioni del suo direttore.
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