E’ morto ieri, dopo una lunga malattia, il romanziere, poeta e saggista Alberto Arbasino. Nato a Voghera (Pavia) nel 1930, aveva 90 anni a gennaio. “Aveva attraversato il Novecento – scrive oggi Repubblica, di cui è stato assiduo collaboratore – guardandolo con la distanza dell’illuminista che sa mescolare humor e sguardo critico”.
Sergio Mattarella ne ricorda la passione civile e “quella carica che ha spinto lo scrittore a cercare sempre strumenti utili alla narrazione e alla comprensione dei mutamenti, sociali e di costume”. “Arbasino – sottolinea il presidente della Repubblica – è stato uno scrittore di grandi qualità e creatività, un romanziere innovatore, un uomo di cultura poliedrico, tra i motori del Gruppo 63”. E conclude: “L’Italia si è arricchita del suo talento. E la cultura ne farà tesoro”.
Il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini lo ricorda affermando che, “come era nella sua natura, sofisticata e rap, elegante e camp, funambolica e imprendibile, Arbasino è salutato da tutti come un grande, dai lettori comuni sui social, dai suoi colleghi scrittori e dalle istituzioni. Autore prolifico, intellettuale anticonformista, scrittore sperimentale, con il suo genio ha illuminato la cultura italiana e non solo”.
Da ragazzo, dopo essersi iscritto a medicina a Pavia, Arbasino aveva cambiato idea passando a studiare giurisprudenza alla Statale di Milano, dove si era laureato nel 1955 con il giurista Roberto Ago, del quale per un po’ era diventato assistente. Ma la carriera universitaria non lo appassionava e si orientò ben presto verso lo studio della “vita vera” e verso il teatro e le mostre, gli scambi tra intellettuali. E dopo aver collaborato con L’illustrazione italiana, Officina e Paragone e il Mondo di Pannunzio, nel 1963 pubblica un lungo romanzo, Fratelli d’Italia, aderendo in pieno alle vicende della neoavanguardia del Gruppo ’63. Quel libro -che narra le vicende di due giovani omosessuali in viaggio attraverso i paesi europei – Arbasino poi lo aggiornerà più volte per cogliere l’evolversi e i cambiamenti sociali e culturali del momento.
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