di FABIO CAMILLACCI/ Strano Paese l’Italia. In tempi di emergenza sanitaria da Covid-19, assistiamo al trionfo delle autonomie. I presidenti delle Regioni che, ribattezzati inopportunamente “governatori”, pensano di essere come i governatori degli Stati Uniti andando spesso allo scontro con il governo centrale. E adesso scopriamo che anche una Asl qualsiasi può andare contro le decisioni prese da Palazzo Chigi.
E’ il caso della Asl Napoli 1 che ha bloccato la partenza del Napoli calcio per Torino alla vigilia del big-match con la Juventus. Il motivo? Tre casi di coronavirus nella squadra partenopea: i calciatori Zielinski e Elmas oltre a un collaboratore esterno. Tutti gli altri tamponi a raffica effettuati dopo la partita col Genoa decimato dal virus, hanno dato esito negativo. Eppure, il protocollo deciso dal governo d’intesa con la Federcalcio non prevede questo.
Caos totale. La squadra di Gattuso è stata fermata intorno alle 19 di sabato quando era già all’aeroporto per partire alla volta del capoluogo piemontese: tutti in isolamento fiduciario e quarantena di 14 giorni. E adesso sono in corso fitti e frenetici colloqui tra tutte le parti interessate per capire come risolvere il problema. Al momento una sola cosa è certa: Juventus-Napoli non si giocherà.
Questione di protocolli. Ricordiamo che quando è esploso il focolaio di Covid-19 al Genoa, le istituzioni calcistiche e non si sono trovate impreparate perchè nel protocollo iniziale un’emergenza del genere non era prevista. E allora si sono adeguate al protocollo Uefa: per giocare una partita bastano 12 calciatori e 1 portiere negativi al coronavirus. In caso contrario, ogni club ha la possibilità di giocarsi un solo bonus per rinviare la gara. E il Grifone se lo è già giocato alla luce del rinvio di Genoa-Torino.
In questo caso invece cosa succederà? Il Napoli potrà giocarsi il proprio bonus anche se il caso non è contemplato dal nuovo protocollo? O perderà il match 3-0 a tavolino? A norma di regolamento è più probabile la seconda ipotesi; anche perchè la Asl smentisce e la Regione Campania fa sapere che lo stop in qualche modo è stato indotto dal patron degli azzurri De Laurentiis che per la verità da venerdi sta invitando il presidente della Juventus Andrea Agnelli a concordare un rinvio della sfida. Insomma, torniamo al discorso fatto in apertura: ognuno fa come gli pare e decide in autonomia. Si scrive Asl ma si legge ADL.
Per la Lega Calcio di A si gioca e la Juventus in tal senso è chiara. Su Twitter il club bianconero ha ribadito che domenica sera la squadra scenderà regolarmente in campo. Nel tweet si legge: “Juventus Football Club comunica che la Prima Squadra scenderà in campo per la gara Juventus-Napoli domani alle 20.45, come previsto dal calendario della Lega di Serie A”. Questo significa che se il Napoli non si presenterà perderà 3-0 a tavolino. La stessa Juve poi ha reso noto che anche due membri del suo staff sono risultati positivi al Covid-19. E comunque, allo stato dei fatti non è da escludere una partenza per Torino del Napoli domenica mattina.
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