Si susseguono gli attacchi a Papa Francesco che partono dall’interno del Vaticano

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO –

Caos in Vaticano? C’è un complotto contro Papa Francesco. Come io scrissi nel mio libro “Il papa della povertà e del cambiamento” – pubblicato dalla Pellegrini Editore nel maggio 2013, due mesi dopo la sua elezione – devo constatare che sono stato un profeta, scrivendo tra l’altro: «I punti e i temi essenziali per lui sono: “Misericordia, povertà, rigore, semplicità, tenerezza e umiltà”, e infatti i suoi primi gesti sono stati la rinuncia a sfarzi e privilegi, l’auspicio di una “Chiesa povera tra i poveri“, dove i cristiani non devono “costruire muri, ma fare ponti“. Figure come quella di Francesco, che ripartono dal concetto di uguaglianza come la particolare attenzione che sta riservando ai poveri e agli immigrati che certamente gli hanno attirato aspre critiche e continui attacchi come quelli che gli riserva il leader della Lega Salvini. Certo, il suo cambiamento non è accettato da una parte della Curia. E se il miracolo di Francesco, arrivato dall‘altro mondo con il suo accento, con il rifiuto di tanti gesti rituali, il suo futuro è anche paradossalmente nei padroni della comunicazione, nel sistema mediatico che mangia, consuma, logora, si dimentica, stanca e risponde a logiche sue. Certo la Chiesa non deve essere in ostaggio dei consumatori ma il suo compito dovrà essere quello di suscitare una vera attesa mettendosi al centro. Per questi motivi nasce l’ostilità mettendosi all’opposizione. Ecco che dall’interno della Chiesa che incomincia a usare un’altra comunicazione, in cui possono nascere l’opposizione, i freni anche se il papa usa una lingua più comprensibile perché la grande emergenza economica rende più comprensibile chi parla di povertà, di bisogni e di emergenze sociali di fronte alle quali siamo disarmati. Chi ha il coraggio di denunciare, di parlare? Eccola la strada intrapresa da Francesco e per questo viene etichettato come ‘papa comunista’.
Assistiamo ad uno stillicidio inaccettabile e indegno contro papa Bergoglio. In molti,  come importanti personalità della teologia, docenti universitari e uomini di Chiesa non condividendo le sue decisioni, le sue aperture e il cambiamento che sta portando avanti  in questo suo pontificato hanno scritto una lettera, tradotta in molte lingue e diffusa dai siti in tutto il mondo, in cui sostengono che il Pontefice abbia oltrepassato i limiti del suo mandato andando in aperto contrasto con la morale e ne chiedono  le dimissioni accusandolo di eresia.

È triste vedere con quanta facilità oggi si maledice, si disprezza, si insulta. Il Papa nell’omelia della messa del Corpus Domini a Casal Bertone, quartiere della periferia di Roma, ha detto testualmente: «Non lasciamoci invadere dall’amarezza, e non lasciamoci contagiare dall’arroganza,  il popolo di Dio ama la lode, non vive di lamentele». Ignobile lo striscione di Forza Nuova, esposto nei pressi di San Pietro, che attacca il Papa, accusato di essere “simbolo universale del tradimento più vergognoso” per le sue posizioni in favore dell’accoglienza».

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