di FABIO CAMILLACCI/ Il secondo turno della fase a gironi di Champions League si apre alla grande per le italiane: Juventus e Roma vincono a braccetto senza affanni. I bianconeri all’Allianz Stadium contro gli svizzeri dello Young Boys, dimostrano di saper vincere anche senza lo squalificato Cristiano Ronaldo; il lusitano ha scontato contro gli elvetici l’unico turno di sospensione comminatogli per l’assurda espulsione di Valencia nella prima giornata del girone. Finisce 3-0 con tripletta di un ritrovato Dybala. Tre gioie da Coppa Campioni per il talentuoso attaccante argentino reduce da un periodo difficile a livello di prestazioni e gol (segnali di risveglio li aveva dati già a Frosinone e Bologna). In scioltezza anche la Roma che all’Olimpico cala un “pokerissimo” contro i cechi del Viktoria Plzen. Dzeko imita Dybala e firma una splendida tripletta. Il “Cigno di Sarajevo”, proprio come lo juventino, pare aver superato il momento difficile in cui ha palesato tanto nervosismo. Un tris che rilancia il bosniaco anche in Europa, ora si attendono altri gol pesanti in campionato dopo l’unico segnato poco dopo Ferragosto in casa del Torino. Sorpresona nell’altra sfida del gruppo dei giallorossi: Real Madrid sconfitto 1-0 a Mosca dal CSKA ora al comando con 4 punti, rispetto ai 3 di Real e Roma, il Viktoria Plzen rimane a 1 punto. Una vittoria moscovita che complica la lotta per il 2° posto ma forse apre la corsa al primo. Un motivo in più per la Roma di Di Francesco di ambire a passare come prima del raggruppamento.
Juventus-Young Boys 3-0. Non c’è CR7? Ci pensa “La Joya” a rendere tutto facile. Un successo rotondo per la squadra di Allegri proprio nel giorno in cui il giudice sportivo squalifica la Curva juventina dello Stadium per i cori razzisti degli ultras bianconeri contro i napoletani e contro Koulibaly nel big-match di sabato con i partenopei di Ancelotti (anche lui pesantemente insultato). A proposito di cori: stasera se ne sono sentiti tanti in favore di Giuseppe Marotta che a breve lascerà i ruoli di amministratore delegato e direttore generale per forti dissidi con Andrea Agnelli. Pare che Marotta fosse decisamente contrario all’esosa “Operazione Ronaldo” e si sia opposto fino all’ultimo, arrivando pure allo scontro con la proprietà. Paulo Dybala con la tripletta di stasera, raggiunge Pippo Inzaghi, Alessandro Del Piero e Arturo Vidal (ultimo a riuscirci nel 2013) nel ristretto club dei calciatori juventini che hanno calato un tris in Champions. Mostruoso il cammino della Vecchia Signora in questo inizio di stagione. In un mese e mezzo, la Juventus ha vinto 7 partite su 7 in campionato portandosi già a +6 sul Napoli secondo in classifica, e ha ipotecato la qualificazione in Champions League, alla luce dello 0-0 dell’Old Trafford nell’altra gara del raggruppamento tra Manchester United e Valencia. Pertanto, adesso la Juve guida il girone a punteggio pieno con 6 punti davanti ai “Red Devils” di un Mourinho sempre più in discussione a quota 4; il Valencia ha 1 punto, lo Young Boys 0. Finora, Ronaldo non è servito. Buon segno.
Roma-Viktoria Plkzen 5-0. In casa giallorossa, oltre al tris di Dzeko, sono da segnalare i sigilli di due giovani come Under e Kluivert, figlio d’arte. Dove stava questa Roma bella, tosta e spumeggiante? Tra Chievo, Real e Bologna, la compagine di Di Francesco aveva toccato inspiegabilmente il fondo. In pochi giorni, mini-ritiro compreso, la squadra è risorta. Dodici gol in tre partite (Frosinone, Lazio e Viktoria Plzen) e goleada in Champions. Proprio vero che il calcio è tutta una questione di testa. A proposito, un’altra gara sontuosa di Loenzo Pellegrini nel ruolo di trequartista: l’ex Sassuolo, prima giustamente contestato perchè spento, ora è in ogni angolo del campo, in ogni squarcio di idee, in ogni recupero e ripartenza. Se il calcio è tutta una questione di testa, Pellegrini ne è l’emblema giallorosso. Sciapo, a tratti insipido fino al derby, meraviglioso contro la Lazio e con il Plzen. Esordio in Champions per l’altro Pellegrini, Luca: 19enne esterno mancino velocissimo e dotato di ottima tecnica. E oggi si è rivisto anche l’ottimo Zaniolo. Con questo mix di giovani e senatori la Roma ritrova il sorriso. Merita una citazione speciale il 4-0 romanista per il successivo omaggio commovente: minuto 73, altra giocata magistrale di Pellegrini che in verticale pesca Ünder, il portiere Kozacik si salva sul tiro del turco ma non può nulla sulla ribattuta di Kluivert, che poi festeggia con una maglia dedicata a Nouri, l’amico del cuore dell’Ajax che si è risvegliato da poco dal coma. Applausi.
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