di MARCO VALERIO/ Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983, questo 14 gennaio 2025 avrebbe compiuto 57 anni, essendo nata il 14 gennaio del 1968. Sabato 18 gennaio in piazza Cavour a Roma dalle 16 alle 18, consueto sit-in per ricordare il compleanno di Emanuela. Pietro Orlandi, fratello della “Vatican Girl” è intervenuto a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus proprio in occasione del compleanno della sorella. Al microfono di Fabio Camillacci e Gabriele Raho, Pietro Orlandi ha detto: “Proprio il fatto del suo compleanno ce la fa sentire sempre presente e vicina a tutti noi della famiglia. Al di là del giorno della sua nascita, noi Emanuela l’abbiamo sentita sempre vicina come se fosse sempre con noi. E’ stato così anche ogni Natale: Emanuela continua a far parte della famiglia. Il 14 gennaio 1983, l’ultimo suo compleanno che vivemmo insieme, Emanuela lo festeggiò come faceva sempre con gli amici”.
Poi Pietro Orlandi si è soffermato sui lavori della Commissione parlamentare dicendo: “Percepisco da più parti una forte volontà a fare dei passi avanti; o almeno ci provano. Purtroppo c’è anche qualche persona che cerca di frenare i lavori, di fare ostruzionismo ma apprezzo molto il lavoro del presidente Andrea De Priamo che cerca sempre un equilibrio tra i 40 membri che rappresentano tutte le forze politiche. Poi come detto purtroppo c’è chi cerca di creare problemi alla Commissione stessa come il senatore Maurizio Gasparri. Inoltre, mi hanno dato fastidio alcune audizioni e le cose dette da alcune persone ascoltate. Come quanto dichiarato da monsignor Pietro Vergari, rettore della basilica di Sant’Apollinare, il quale ha detto di non aver mai conosciuto Emanuela e che il boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis era buono”.
L’attacco di Pietro Orlandi a don Vergari e al senatore Gasparri. Il fratello di Emanuela ha aggiunto: “Da don Vergari tanti ‘non ricordo’, diciamo che Vergari ha fatto un po’ ‘il malato immaginario’. Ecco Gasparri su don Vergari ha rilasciato dichiarazioni imbarazzanti dicendo cose tipo ‘il Parlamento deve chiedere perdono a questo anziano prelato sulla sedia a rotelle per averlo convocato nonostante l’avanzata età e le sue difficili condizioni di salute’. Gasparri peraltro è recidivo perché remò contro la Commissione fin dall’inizio, anche al momento delle dichiarazioni di voto lui fece una dichiarazione imbarazzante a fronte di una grande compattezza politica da destra a sinistra. Insomma, Gasparri più che un rappresentante della Repubblica sembra un rappresentante del Vaticano all’interno del Senato. Secondo me lui ha voluto a tutti i costi far parte della Commissione proprio per ostacolare il lavoro della stessa. Gasparri, in virtù dei suoi rapporti con la Santa Sede, è il classico filo conduttore tra Vaticano e Stato italiano”. Infine un appello in vista del sit-in di sabato 18 gennaio: “Spero davvero che venga tanta gente in piazza con noi. ‘Nessuno Stato può calpestare il diritto dei giusti: la verità’, questo lo slogan che abbiamo scelto per questa occasione”.
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