Da un sondaggio di Infoweb sul superbonus edilizio e sulle dichiarazioni negative del presidente del Consiglio, Mario Draghi (che ha espresso la sua contrarietà motivandola con la considerazione che “ha triplicato i costi di efficientamento e i prezzi degli investimenti, togliendo la trattativa sul prezzo”) è emerso che il vero problema consiste nella incertezza legislativa.
Per i 2216 utenti che hanno partecipato al sondaggio la risposta è molto netta: il Superbonus non è responsabile dell’aumento dei prezzi, la cui causa è da ricercarsi in fattori congiunturali che hanno colpito tutta Europa, bensì vittima delle continue incertezze normative e burocratiche, che in questi mesi hanno rischiato di rendere inutilizzabile la misura.
Le risposte al sondaggio di Infoweb: oltre il 71% dei partecipanti ha confermato che il Superbonus 110% ha generato una crescita economica per l’edilizia, rendendo dunque poco chiaro perché il Governo, e il presidente del Consiglio in primis, che pure continuano a sostenere l’indispensabilità della transizione energetica e delle rinnovabili per il futuro del paese, pongano continui ostacoli contro una misura che, per quanto perfettibile, ha dimostrato piena validità, creando lavoro, aiutando la ripresa del PIL e avviando la riqualificazione di edifici obsoleti ed energivori.
Aumento dei costi e criticità. Il cuore del problema è quindi da ricercare nella speculazione che, per il 60,9% dei professionisti intervistati, è la reale responsabile dell’aumento dei costi dell’efficientamento energetico. Si aggiungono a questa i problemi legati all’incertezza legislativa e attuativa e all’eccessiva burocrazia, indicati dal 73% dei partecipanti al sondaggio quali principali aspetti critici che hanno frenato l’applicazione della misura.
ECCO L’ESITO DETTAGLIATO DEL SONDAGGIO
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