di FABIO CAMILLACCI/ E’ calato il sipario su una delle sessioni di calciomercato estivo più povere e tristi della storia calcistica italiana. Bilanci in rosso e problemi economico-finanziari un po’ per tutte le società di Serie A, dalle big alle medio-piccole. Problemi aggravati per una serie di motivi dalla pandemia di Covid-19. Nell’analizzare i movimenti in entrata e in uscita delle 20 squadre del massimo campionato di calcio, partiamo dalle cosiddette “7 sorelle”.
Roma regina del mercato. Voglia di investire da parte dei Friedkin stimolati anche da Josè Mourinho e nessuna cessione eccellente. Tammy Abraham è l’acquisto più caro della storia giallorossa: 40 milioni di euro che a rate entreranno nelle casse del Chelsea. Altri 18 milioni spesi per l’ex attaccante del Genoa Shomurodov. Investimenti importanti anche per il portiere della nazionale portoghese Rui Patricio e per l’esterno mancino uruguaiano Matias Vina, ingaggiato per sopperire alla lunga assenza di Spinazzola.
L’Inter campione d’Italia ha venduto pezzi da novanta come Hakimi e Lukaku ma ha fatto cassa e reinvestito bene una parte degli introiti. L’ex Milan Calhanoglu preso a parametro zero, 31 milioni girati alla Lazio per Correa e circa 15 milioni spesi per l’esterno destro olandese Dumfries. E poi l’ex romanista Edin Dzeko costato soprattutto per l’ingaggio alto.
Disatro Juventus. La Vecchia Signora si è decisamente indebolita con l’addio di Cristiano Ronaldo. Il ritorno di Moise Kean (per il quale è stato speso più di quanto incassato con la cessione all’Everton nel 2019) e la scommessa Kaio Jorge non possono certo bastare a rimpiazzare un campione come CR7. Un solo rinforzo per un centrocampo in crisi da tempo: il nazionale azzurro campione d’Europa Manuel Locatelli, arrivato dal Sassuolo con un “pagherò” da 35 milioni.
Lazio, superato l’ostacolo indice di liquidità che per un periodo ha bloccato il mercato, i biancocelesti hanno reinvestito i soldi incassati per Correa. Per quasi 8 milioni, dal Bordeaux è arrivato il centrocampista croato Toma Basic; mentre per 9 milioni, dal Verona si è accasato a Formello il centrocampista offensivo Zaccagni.
Si è mosso bene il Milan nonostante Donnarumma e Calhanoglu andati via a parametro zero. Sono approdati a Milanello: l’attaccante Giroud, il trequartista Messias, il portiere Maignan, il centrocampista Bakayoko (ritorno per lui in rossonero) e Alessandro Florenzi. Senza dimenticare il riscatto di Tonali, Tomori e la conferma di Brahim Diaz.
Mercato più che deludente per il Napoli. Praticamente Luciano Spalletti si ritrova la stessa rosa che aveva Gattuso con il centrocampista del Camerun Anguissa al posto di Bakayoko: il camerunense è stato preso dal Fulham con la formula del prestito oneroso. Il difensore Juan Jesus invece è arrivato da svincolato. Insomma, De Laurentiis non si è certo svenato visto che non ha incassato con cessioni importanti.
L’Atalanta ha fatto un mercato intelligente confermando tutti i pezzi pregiati tranne Romero rimpiazzato con Demiral e il portiere Gollini sostituito con il promettente Musso. A completare la rosa nerazzurra sono arrivati poi Zappacosta, l’interessante mediano olandese Koopmeiners pagato 14 milioni e una speranza come Lovato.
Dopo le “7 sorelle” una menzione speciale la merita la Fiorentina. Patron Commisso ha resistito alle tante offerte pesanti e confermato il talento Vlahovic. A lui è stato affiancato l’ottimo Nico Gonzalez. Nel ruolo di regista è stato preso l’ex Arsenal Torreira e per la fascia destra dal Real Madrid è arrivato in prestito il 25enne Odriozola.
Le altre. Nel Bologna spicca soltanto l’acquisto dell’attaccante Arnautovic. Cagliari: l’esperienza di Strootman e il sinistro di Dalbert possono rivelarsi utili ai sardi. In attacco alla fine è arrivato l’ex Lazio, Inter e Samp Keita. Empoli: la squadra della promozione non è stata smembrata, anzi è stata arricchita dagli arrivi di Cutrone e Pinamonti. Finale di mercato scoppiettante per il Genoa, in perfetto stile Preziosi. Dopo Sirigu, ecco in poco tempo: Maksimovic, Caicedo, Tourè, Provedel e Fares.
Salernitana. Dopo tutte le traversie estive con il rischio concreto di non iscriversi al campionato per gli errori dell’ex patron Lotito, la squadra campana ha fatto quello che ha potuto. Simy e Bonazzoli sono buoni arrivi per l’attacco. La Sampdoria di Ferrero in extremis è andato a caccia di occasioni prendendo i ragazzi Ihattaran e Dragusin dalla Juventus, oltre allo stagionato Ciccio Caputo dal Sassuolo. A proposito di Sassuolo: la provata validità degli osservatori del club emiliano porta a pensare che Henrique e Harroui si riveleranno ottimi investimenti.
Il Torino si è svegliato nelle ultime ore di mercato perchè il tecnico Juric ha spronato il presidente Cairo. Ecco Zima, Brekalo e Praet. Belotti seppur a scadenza di contratto è rimasto in granata per mancanza di offerte concrete. L’Udinese ha sostituito il portiere Musso con Silvestri ex Verona. Solite scommesse friulane Samardzic e Perez, potenziali uomini da future plusvalenze. Mentre in casa Hellas Verona sono sbarcati: Simeone, Caprari e Frabotta. Infine, tante giovani scommesse per Spezia e Venezia. Appuntamento a gennaio con la sessione invernale di mercato.
Commenta per primo