STRAGE DI USTICA/ Colpo di scena e polemiche. L’ex ministro Carlo Giovanardi: “La battaglia aerea rimane un’ipotesi da fantascienza, abbiamo le prove che fu una bomba a bordo a provocare la caduta del DC-9 Itavia e 81 morti”

di SERGIO TRASATTI/ Il 27 giugno prossimo verrà celebrato il 43esimo triste anniversario della Strage di Ustica: la caduta del DC-9 dell’Itavia causò 81 morti tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Era il 1980 e ancora oggi una verità vera e certa non esiste; e gli italiani, da buoni guelfi e ghibellini, continuano a dividersi tra ipotesi bomba a bordo e battaglia aerea con tanto di missile assassino. La questione è stata approfondita a “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia TV. Tra gli altri è intervenuto l’ex ministro e sottosegretario Carlo Giovanardi, il quale, al microfono di Fabio Camillacci ha fatto un’importante rivelazione: “Ora è assolutamente certo che l’aereo è esploso per una bomba collocata nella toilette di bordo, adesso i magistrati devono andare a scoprire chi ha messo quella bomba. Si aprono tante piste tra cui quella della minaccia di rappresaglia che Arafat e il fronte nazionale della Palestina avevano portato avanti richiamandosi all’accordo in base al quale secondo loro potevano far passare armi impunemente dal nostro Paese e in cambio non avrebbero fatto attentati”.

Le parole di Giovanardi sull’ipotesi battaglia aerea. Sull’ipotesi che il DC-9 Itavia sia stato abbattuto durante un conflitto in volo tra Mig libici e velivoli da guerra della Nato, l’ex senatore ha detto: “Chi parla di battaglie aeree non ha visto le carte e non le hanno viste perché incredibilmente, solo nel dicembre del 2022 col governo Draghi sono state depositate nell’archivio di Stato e quindi ne siamo in possesso. Un carteggio che io come membro della Commissione Moro ho già potuto vedere. Cioè, dopo il sequestro dei missili a Ortona e l’arresto di Abu Saleh che era il referente del Fronte di Liberazione della Palestina, il crescendo di minacce delle frange estremiste dei palestinesi che minacciavano una rappresaglia se non veniva liberato Abu Saleh. Quest’ultimo venne invece condannato e il 27 giugno al mattino partì il cablogramma da Beirut del nostro addetto alla sicurezza dell’ambasciata, il quale avvisò che eravamo nell’imminenza di un attentato, che scattò puntualmente con l’esplosione dell’aviojet. Io purtroppo queste cose non le ho potute dire l’anno scorso ai vostri microfoni e davanti alle telecamere di Cusano Italia TV. Ora posso dirle”.

Le conclusioni di Carlo Giovanardi. L’ex parlamentare di centrodestra ha aggiunto: “Il processo penale è arrivato fino in Cassazione, ha assolto con formula piena tutti i generali dell’aeronautica che avevano rinunciato alla prescrizione e ha scritto nero su bianco nella sentenza penale passata in giudicato, che quella della battaglia aerea è una trama degna di un film di fantascienza. Una sommatoria di balle che sono servite a fare film, a vendere canzoni, sceneggiati, serie tv e altro. Il fatto che tutto sia stato secretato è dovuto agli accordi con la resistenza palestinese per evitare attentati. Tra gli anni ’70 e ’80 dato il grande numero di attentati, i governi cercavano il modo di mettersi al riparo; solo in Italia tutto questo si è tradotto in una politicizzazione e nell’indicazione da parte dell’allora parte politica che era contro francesi e americani, poiché stavano con l’Unione Sovietica”. Una cosa è certa: 43 anni dopo, la Strage di Ustica resta avvolta nel mistero.

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