di MARIO MEDORI/ Sempre più straordinAru. Romain Bardet vince la dodicesima tappa del Tour de France (tappone pirenaico da Pau a Peyragudes (214,4 km) davanti a Rigoberto Uran e a Fabio Aru) e il corridore sardo dell’Astana riesce a staccare Chris Froome e a indossare la maglia gialla per 6” in un finale palpitante. Tutto si è risolto nei 500 metri finali con le pendenze più severe dell’intera tappa di montagna: Bardet ha inflitto 2″ a Uran e Aru, mentre Froome ha incassato ben 22 secondi dal vincitore. E’ la prima volta che il capitano del Team Sky perde la maglia gialla su un arrivo in salita. Incassare un distacco di oltre 20 secondi in poco più di 300 metri è sintomo di una condizione non brillantissima, o per lo meno di una giornata non eccezionale del vincitore di tre edizioni della Grande Boucle.
La gioia di Fabio Aru. L’entusiasmo è naturale ma Fabio Aru la maglia gialla non vuole più lasciarla e guarda già alla prossima tappa: “È un piccolo vantaggio ma il Tour è ancora tanto lungo, domani sarà una giornata molto impegnativa. Vestire la maglia gialla è un’emozione incredibile, forse la più bella per un ciclista. È stata una giornata molto difficile, abbiamo preso pioggia in buona parte del percorso. La Sky ha tenuto veramente un ritmo molto alto, l’ultimo muro era duro e io sono partito un po’ lungo. Poi ho pensato alla classifica”
Prossima tappa. La tredicesima frazione sarà da Saint Girons a Foix. Solo 101 km ma con tre salite di prima categoria: il Col de Latrape (5,6 km al 7,3%), il Col d’Agnes (10 km all’8,2%) e il Mur de Peguere (9,3 km al 7,9%), con scollinamento a 27 km dall’arrivo.
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