Stretta di mano fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed il presidente russo Vladimir Putin. Durante la foto di famiglia al summit Apec in Vietnam, Trump e Putin si sono salutati
con una stretta di mano e hanno scambiato alcune parole. Nel discorso all’Apec, Trump si è schierato contro le ‘barriere commerciali e pratiche inique’ sostenendo che nessuno più ‘si prenderà vantaggi sul commercio con noi’.
Dal Vietnam Trump è tornato ad attaccare la Corea del Nord e le sue ambizioni nucleari: “Non dobbiamo restare ostaggio delle fantasie contorte di un dittatore di conquista violenta e di ricatto nucleare”, ha detto riferendosi al leader Kim Jong-un. “Per ogni passo che il regime nordcoreano fa verso più armi, è uno verso un pericolo sempre più grande”. Tutte le nazioni civilizzate devono “muoversi insieme” e spingere fuori dalla nostra società terroristi ed estremisti.
La globalizzazione è diventata “un trend storico e irreversibile”, ma deve essere “più aperta, equa e bilanciata”: è quanto ha detto il presidente cinese Xi Jinping illustrando all’Apec, in Vietnam, la visione di “comunità con destino condiviso”. L’apertura “porta progresso, l’autoesclusione lascia indietro”. Xi ha parlato di sviluppo “inclusivo, condiviso e di mutuo interesse” puntando sul commercio multilaterale. “Mio obiettivo è la lotta alle diseguaglianze e alla povertà”. La Cina resterà “un bastione di pace e di stabilità”.
Intanto, negli Stati Uniti, le indagini sul Russiagate irrompono nella cerchia più ristretta di Donald Trump: interrogato
consigliere politico del presidente e figura di primissimo piano alla Casa Bianca.
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