Su Rai 3 Raffaella Carrà a raccontare ri…comincia lei/ “Roberto Benigni mi ha detto no”

di MARIA FRANCESCA ROTONDARO

Torna oggi 24 ottobre in prima serata su Rai3 Raffaella Carrà con “A Raccontare Comincia Tu”, il programma che ha riportato sul piccolo schermo una delle icone della televisione, ma stavolta nell’inedita veste di intervistatrice. “Il mio primo programma senza studio televisivo”, specifica la conduttrice affiancata da Stefano Coletta, direttore di rete, in una conferenza stampa in cui sembra abbia voglia di raccontarsi lei per prima. Senza peli sulla lingua.

“A Rai3 sono un extra terrestre”  – “Io sono figlia di Rai 1 – spiega – non di Rai 3. In questa rete ci sono entrata in punta di piedi per quello che ha sempre rappresentato. Io sono un extra terrestre”. Eppure Coletta, dal canto suo, ha sottolineato che “appena mi sono seduto alla scrivania di direttore ho pensato che volevo Raffaella Carrà nella mia rete”. E il colpo gli è riuscito per il secondo anno consecutivo dopo una prima stagione che ha registrato risultati “sopra gli obiettivi di rete” di certo grazie alla Raffa nazionale ma anche ai suoi ospiti, tra i quali Rosario Fiorello, Sofia Loren e Maria De Filippi, che per merito della conduttrice si sono “raccontati” in modo del tutto inedito.

Roberto Benigni mi ha detto di no” D’altra parte chi direbbe di “no” alla Carrà? Eppure qualcuno c’è stato. “Roberto Benigni mi ha detto di no – svela la conduttrice – ha rifiutato il mio invito, ma in modo garbato. Mi ha telefonato ed è stato molto gentile. La sua teoria è che non si può fare una cosa più bella di quella che facemmo all’epoca. Secondo me non è vero e lui semplicemente non ha voglia di parlare della sua vita. Io credo non abbia voglia di raccontarsi”.

Lavorerebbe con Maria De Filippi? “Preferisco centellinare la mia presenza in tv ”- E sempre a proposito della scorsa stagione e della puntata dedicata a Maria De Filippi che fece registrare il 10% di share, seguita da 2.228.000 spettatori incollati a Rai 3, alla domanda se con la conduttrice di Uomini e Donne lavorerebbe insieme  risponde precisando solo che “preferisce centellinare la sua presenza in tv”. “Lavoro da quando avevo 15 anni. Ho condotto molte trasmissioni di successo ma mai per troppo tempo. Non ho fatto molta televisione, ho fatto programmi che hanno segnato la storia. Per esempio mi obbligarono a fare Sanremo nel 2001, il festival è un programma da uomini, ma fu comunque un trionfo, Elisa è nata nel mio Festival. Mi piace quello che faccio e continuo a lavorare, ma a 76 anni voglio sentirmi libera di viaggiare in Europa, di leggere i libri di Gianluigi Nuzzi, di stare accanto ai miei nipoti (figli del fratello scomparso) e di dedicarsi alle adozioni a distanza. Perché – sottolineata con forza la Carrà – bisogna fare qualcosa di concreto. I progetti per l’Africa tanto sponsorizzati da Bob Geldof e Bono Vox che fine hanno fatto?”.

Raffaella insomma non le manda a dire. E quel desiderio di “sentirsi libera” lo dimostra anche per quello che dice: “La Vita in diretta fa storie complicate, colpa della rete” – “Sono ancora legata alla televisione generalista. Netflix? Mi fanno una testa così, prima o poi lo metterò. La tv dal vivo per me è meravigliosa. Guardo un po’ tutti, non tutto mi piace. Mi fa soffrire quando un programma potrebbe essere fatto meglio per un pizzico di scelte diverse. Tipo? La vita in diretta: sono obbligati a fare sempre storie complicate, io l’avrei alleggerita un po’. Non trovo che sia colpa dei conduttori, forse nemmeno degli autori, direi della rete. Adesso mi odierà il direttore di rete  (Teresa De Santis ndr)”.

Dal canto suo Stefano Coletta, che molti vorrebbero a dirigere proprio l’ammiraglia di viale Mazzini, si sente di dire che la sua è una “rete autentica proprio come la Carrà ed è per questo che l’ha voluta. Non per quello che ha rappresentato ma per quello che è”.

Da stasera la nuova edizione. Chi si racconterà – Questa edizione prevede quattro puntate, il giovedì sera alle 21.20. Quattro incontri speciali che condurranno la Carrà nei luoghi più cari ai suoi compagni di viaggio: nell’intimità di una casa all’insegna dell’arte o tra le piume e le paillettes del camerino di una vita. Ad inaugurare questa nuova, emozionante edizione sarà Renato Zero, una vita vissuta senza ipocrisia, dietro quella sua “maschera” dall’anima un po’ folle, un grande artista che ancora oggi continua ad incantare milioni di fan con la sua immensa poesia.

Altra protagonista sarà Loretta Goggi, maestra nell’Arte dell’imitazione e straordinaria interprete dai molteplici talenti, una carriera segnata    dal    successo    ma     anche da un immenso dolore, quello per la scomparsa del marito, Gianni Brezza. Seguendo il fil rouge di questo secondo ciclo di interviste, ecco l’Arte comica di Luciana Littizzetto, donna intelligente, autoironica e dissacrante, che con i suoi monologhi esilaranti ha conquistato il pubblico di ogni età. E ancora arte, stavolta  quella  dei  grandi  pittori  di  ogni epoca, con l’inarrestabile Vittorio Sgarbi: critico, saggista, autore teatrale e opinionista tv, una vita dedicata alla politica e all’amore per la bellezza.

*Ispirato al format  spagnolo  Mi  Casa  Es La Tuya, e prodotto da Rai3 in collaborazione con Ballandi Arts,“A Raccontare Comincia Tu” è un programma di Raffaella Carrà, Sergio Iapino e Giovanni Benincasa. Scritto da Raffaella Carrà, Giovanni Benincasa, Salvo Guercio e Caterina Manganella. Produttore esecutivo Ballandi Arts Luca Catalano. Produttore  esecutivo Rai3 Adriana Sodano. Regia di Sergio Iapino e Luca Granato.  Direzione artistica Sergio Iapino.

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