Superiore rispetto alle previsioni il successo di Massimiliano Fedriga alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia: è stato rieletto alla presidenza della Regione con 314.826 voti e il 64,24% dei consensi: “Una vittoria – commenta lui stesso – che premia il modello amministrativo e il buongoverno del centrodestra e che ci sprona a fare sempre meglio”. Il candidato del centrosinistra Massimo Moretuzzo si è fermato al 28,37%, la candidata no vax Giorgia Tripoli ha ottenuto il 4,66% e il candidato del Terzo polo Alessandro Maran il 2,73%. L‘affluenza al voto è stata del 45,26%, in calo rispetto alla precedente tornata elettorale, nel 2018 (49,61%).
Non c’è stato però il sorpasso di Fratelli d’Italia sulla Lega, la cui lista si è fermata al 18%, mentre la Lega si è confermata prima forza politica al 19%, (pur perdendo il 16% dei voti rispetto alle regionali del 2018, quando ottenne il 34,87%). Al terzo posto la lista Fedriga che supera il 17%, segue il Pd che tiene al 16,7%. Staccata Forza Italia, a poco più del 6%.
Il candidato di centrosinistra, Massimo Moretuzzo ha pagato probabilmente il peso di una coalizione dall’andamento incerto. Nessuna ondata di FdI, dunque, ma nemmeno un “effetto Schlein” sul centrosinistra.
Solo Udine tornerà al voto il 16 e il 17 aprile per decidere se il sindaco uscente Pietro Fontanini, sostenuto dal centrodestra, potrà continuare ad amministrare la città con un secondo mandato, o se Alberto Felice De Toni, sostenuto da Pd, Calenda e Alleanza Verdi e Sinistra, gli subentrerà. Fontanini, secondo dati ufficiali della Regione Friuli Venezia Giulia, dopo lo scrutinio molto rallentato alla fine (98 sezioni su 98) incassa il 46,25% dei consensi (19.524 voti), mentre De Toni si ferma al 39,7%, con 16.762 voti.
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