Suicida Bruno Binasco, che accusò il “compagno G” in una delle inchieste su “Mani pulite”

Bruno Binasco, noto manager di Alessandria, più volte indagato, arrestato e assolto nell’ambito delle inchieste di Mani Pulite, si è suicidato impiccandosi nella sua abitazione di Tortona. A dare l’allarme ai carabinieri è stata la moglie. In casa non sarebbero stati trovati biglietti  per spiegare i motivi del gesto.

74 anni, molto vicino all’imprenditore Marcellino Gavio e all’ex presidente della Provincia di Alessandria, Fabrizio Palenzona, nel 1992 Binasco fu coinvolto nell’inchiesta Mani Pulite per cui in un anno fu arrestato sei volte. In una di queste occasioni fece il nome di Primo Greganti, il ‘compagno G’, come destinatario di un miliardo di lire per il Pci.

Uscito da Tangentopoli con la fedina penale pulita grazie ad assoluzioni e prescrizioni, di recente era stato assolto, insieme con l’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati (ex Pci), nel processo per il cosiddetto ‘sistema Sesto’

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