E’ stato arrestato dalla polizia australiana a Melbourne l’uomo che, alla guida di un Suv, ha falciato i passanti a Flinders Street nel pieno centro della città, provocando 14 feriti, alcuni dei quali, e soprattutto un bambino, in gravissime condizioni. Oltre all’autista del Suv bianco che si è lanciato sulla folla, poco dopo le 16.30 ora locale, un altro uomo è stato arrestato. Entrambi sono sotto interrogatorio.
Dei testimoni hanno raccontato ai media australiani che l’incidente sarà durato circa 15 secondi: “l’auto è passata con il rosso a tutta velocità e poi è stato solo bang, bang, bang. Uno dopo l’altro. C’erano persone stese a terra ed altre che cercavano di aiutarle. Un caos”.
“Si tratta di un atto deliberato – ha detto la polizia – ma le indagini sono ancora in corso. E’ troppo presto ancora per conoscere le motivazioni di questo atto criminale”. Così hanno risposto gli agenti a chi chiedeva se si potesse parlare di atto terroristico. Sta di fatto che, come raccontano i testimoni, il Suv “falciava chiunque si trovasse davanti, le persone venivano sbalzate via come birilli”.
Comunque l’analogia con gli episodi di terrorismo avvenuti lo scorso anno a Nizza e a Berlino e quest’anno a Barcellona è innegabile, anche alla luce del fatto che molti fighfigters australiani risultavano presenti in Siria al fianco dei militanti dell’Isis e ora, dopo la sconfitta delle truppe del califfo al Baghdadi, sono rientrati in patria.
Tuttavia la polizia di Melbourne ha fatto sapere che non ci sono prove che l’episodio abbia legami con il terrorismo. L’autista del suv (foto a destra) è un australiano di origine afghana ed era già noto alla polizia. Ha avuto in passato problemi di droga e psichici.
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