Un blitz questa mattina a Montpellier, nel sud della Francia, ha consentito alla polizia di sventare un imminente attacco. Sono state arrestate quattro persone. Tra loro ci sono un sospetto kamikaze, di 34 anni, e la fidanzata, di 16 anni. Quest’ultima aveva registrato un video di giuramento all’Isis due giorni fa. Nell’appartamento dei 4 è stato trovato un laboratorio di esplosivi.
La conferma è arrivata dal ministro francese dell’Interno, Bruno Le Roux, dopo i quattro arresti a Montpellier. “Siamo di fronte a una minaccia terroristica estremamente elevata”: ha affermato il premier francese, Bernard Cazeneuve.
Il blitz – Fonti dell’antiterrorismo riferiscono che i quattro arresti sono scattati dopo indagini sui social network che hanno consentito di identificare i presunti sospetti. Dalle prime informazioni raccolte, sembra che preparassero un attacco kamikaze con la cintura esplosiva in un sito turistico di Parigi. Materiale informatico ed esplosivi sarebbero stati trovati nel domicilio dei sospetti. Nell’appartamento dei quattro individui fermati a Montpellier c’era un vero e proprio “laboratorio” per la preparazione di esplosivo Tatp. Uno dei quattro si apprestava a mettere in atto un attacco kamikaze.
Nella retata antiterrorismo, sono stati trovati 71 grammi di perossido di acetone Tatp – lo stesso tipo di esplosivo usato negli attacchi di Bruxelles – oltre ad un litro di acetone e un litro d’acqua ossigenata.
Intervistato dai media francesi, Christophe Caupenne, ex capo negoziatore delle teste di cuoio della polizia francese (Raid), spiega che il Tatp è “un esplosivo estremamente facile da fabbricare”. “Venne scoperto nel diciannovesimo secolo e oggi è usato moltissimo dai terroristi, nelle zone di guerra, e naturalmente dall’Isis”.
Kamikaze: “Prima le nozze poi l’attacco” – Il sospetto kamikaze pronto ad un attacco a Parigi prevedeva di farsi esplodere dopo essersi sposato con la ragazza sedicenne fermata insieme a lui a Montpellier. Lo riferisce BFM-TV spiegando che le nozze erano previste molto presto, dopodiché la sedicenne sarebbe partita per la Siria, con un passaporto falso. Oltre a loro questa mattina sono stati arrestati altri due sospetti, di 16 e 34 anni.
Tre erano già noti ai servizi antiterrorismo: il ventenne aveva attirato l’attenzione degli inquirenti per la sua radicalizzazione e un tentativo di partenza per la Siria nel novembre 2015. Noti come radicalizzati anche il sospetto kamikaze, nato nel 1983, e la ragazza individuata sui social network. Sembra invece che la quarta persona, 27 anni, abbia un ruolo secondario.
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