Da Rio arrivano la 10° e l’11° medaglia per la spedizione azzurra: Innocenti e Di Francisca. Cominciamo con l’argento conquistato da Marco Innocenti nel double trap. Si tratta peraltro del secondo argento giunto dal tiro a volo dopo quello di Giovanni Pellielo nella fossa. Innocenti in finale ha perso con Aldeehani, kuwaitiano che gareggia sotto la bandiera del Cio. Aldeehani alla fine si è battuto il cuore per l’orgoglio, Innocenti si è tolto le cuffie con qualche rimpianto. In finale non ha sparato bene, dopo un’ottima semifinale. Ha sbagliato subito, mettendo in fila errori anche nelle serie successive. Il vento e la pioggia di una giornata invernale non hanno aiutato i tiratori.
La carriera di Innocenti. Il punteggio finale dice 26-24, con Aldeehani capace di condurre dall’inizio alla fine. Questa è la sua terza Olimpiade dopo Sydney 2000 e Atene 2004. A Londra Innocenti era riserva. L’atleta azzurro che ha una certa somiglianza con il comico toscano Panariello, si è fatto un bel regalo per il prossimo 16 agosto, quando festeggerà i 38 anni. Ventotto anni dopo aver preso l’arma in mano per la prima volta, corona finalmente un percorso iniziato ai Giochi di Sydney, con la finale sfuggita per un piattello e il 17° posto di Atene 2004. La sorella Nadia fu tiratrice azzurra di double trap, così come la cugina Elena, e la competizione tra fratelli è stata un’incredibile molla per migliorarsi piattello dopo piattello. Nella vita di tutti i giorni Marco lavora nell’armeria di famiglia, con scuola di tiro annessa, aperta addirittura dal nonno. La sua è la 10° medaglia azzura di questa Olimpiade e anche il decimo argento del tiro volo ai Giochi, dopo quello conquistato l’altro giorno da Giovanni Pellielo nella fossa olimpica.
La Di Francisca perde lo scettro. Vincere un’Olimpiade è difficile, ripetersi sarebbe stato leggendario. “Se rivinco l’oro vado ad ubriacarmi di caipiroska”, aveva sentenziato alla vigilia. I peggiori bar di Rio, avvisati, devono essersi assicurati con Inna Deriglazova che il progetto non andasse a buon fine. E così per l’Italia arriva il 6° argento di questa spedizione, su 11 medaglie collezionate. Peccato.
Bis mancato. Quattro anni fa a Londra, alla soglia dei 30 anni Elisa di Francisca si rivelò agli italiani nella fortunatissima prima giornata olimpica: quella delle 5 medaglie, quel sabato 28 luglio 2012, in cui in finale la jesina meno famosa, campionessa mondiale 2010, piazzò la stoccata decisiva sulla Errigo dopo la parità (11-11) nei tempi regolamentari. Oggi, seppure virtualmente, questa stoccata l’ha messa a segno di nuovo alla Carioca Arena 3. Tutti aspettavano il trionfo della brianzola, invece la Errigo si è arresa negli ottavi, risparmiandosi il derby di semifinale con @Elisalovesjesi, come si fa chiamare sui social. E la Di Francisca, 33enne solare ed intrigante ha proseguito fino a giocarsi la difesa del titolo di 4 anni fa contro la 26enne russa Inna Deriglazova, agli ordini di un altro marchigiano che ora è c.t. della Russia, Stefano Cerioni.
Rimonta vana. In semifinale ha superato 12-9 la turca Boubakri e quando in Italia era ormai l’1.15 dell’11 agosto, con i consigli della concittadina Giovanna Trillini alla prima finale olimpica da allenatrice, ha consegnato il titolo alla campionessa del mondo di Kurchatov. Ha messo a segno le prime stoccate, salvo poi incassarne 7 consecutive. A quel punto ha iniziato la rimonta, spronata dalle urla dell’olimpionica di Barcellona ’92, fino al 7-7. Punto d’equilibrio da cui ha preso il largo la Deriglazova fino al +3 a 30″ dalla conclusione.
Brividi finali. A 2″ mancava l’ultima stoccata. Quella che avrebbe potuto regalarle la “Leggenda”. Per una stoccata invece s’impone 12-11 la Deriglazova e l’Italia per la prima volta dopo 20 anni si toglie di dosso la polvere d’oro. Ma quella di Elisa Di Francisca è l’ennesima medaglia della scherma azzurra, la 16° medaglia del fioretto individuale femminile e la 124° complessiva. E lei, per valore e peso delle medaglie, schizza subito alle spalle delle due celebri concittadine, Valentina Vezzali e Giovanni Trillini, con cui a Jesi ha condiviso tante ore di sala d’armi. Affatto male, digerito il fatto di dover abdicare…
Arianna Errigo: eliminazione e veleni. “Non ho saputo gestire la tensione. Ero distrutta”, ha commentato la fiorettista azzurra. La numero 1 del ranking mondiale in lacrime dopo la precoce eliminazione: “Arrivare a Tokyo 2020? Era questa l’età giusta. Non ho perso per questioni tecniche. Il cambio dell’allenatore? Non c’è stato rispetto reciproco”. Tomassini replica: “Non voleva che allenassi la Di Francisca. Non si fa”.
Scherma maschile. La polemica di Montano. “Kovalev avrebbe potuto non esserci”, dice lo sciabolatore livornese, olimpionico ad Atene 2004 e reduce da un intervento ad una spalla, è stato eliminato dal russo Kovalev per due stoccate girate: “Parti già aspettando che prima o poi arrivi l’errore arbitrale e guarda caso è arrivato. Sulla questione Russia serviva più chiarezza”. Il c.t. SIrovich: “Tirare coi russi è sempre più difficile”
Polemica azzurra contro la Russia anche nel pugilato. Clemente Russo eliminato da Tishchenko e dai giudici. Dopo due argenti consecutivi, il pugile casertano sconfitto con verdetto unanime dal favorito russo. Russo: “Anche chi non ne capisce nulla di pugilato, ha visto che avevo vinto”.
Beach Volley. Ranghieri-Carambula primo ko, ma, che spettacolo con i brasiliani. Gli azzurri danno battaglia ai campioni del mondo Bruno-Alison. Tirato il primo set con proteste verso gli arbitri. Alison in campo nonostante una distorsione alla caviglia Olimpiadi. Il cammino della coppia italiana non subisce scossoni visto che i due sono già qualificati agli ottavi di finale, anzi si rafforza nel morale.
Delusione nuoto. Federica Pellegrini fallisce anche nella staffetta 4X200 stile libero, come falliscono le sue compagne. Al termine la nostra portabandiera a Rio 2016 frena sull’idea di mollare, idea esternata dopo la deludente prova nei 200 stile: “Pensare che possa finire tutto così non mi piace. Il futuro? Dovrò pensarci a lungo. Ieri sera avrei detto basta. Adesso… A me piace stare in acqua, indipendentemente da tutto. Quindi ci sarà da pensarci bene”.
Pallanuoto, il Settebello non si ferma più. Terza vittoria in altrettante partite per gli azzurri. Ora l’incontro con la Croazia che decreterà la prima del raggruppamento. Tripletta di Di Fulvio. Il tecnico Sandro Campagna: “Ce la giochiamo con tutti”.
Volley femminile, crollo Italia. Ancora un ko per le azzurre di Bonitta: 0-3 contro l’Olanda ed eliminazione ufficiale.
Calcio, Argentina già fuori, solo 1-1 con l’Honduras. L’albiceleste spreca tanto con Calleri, va in svantaggio e acciuffa il pari solo al 93′: è terza ed eliminata, il Portogallo chiude al comando
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