di MARCO VALERIO/ Per l’Italia, ecco un’altra medaglia che arriva dalle Nazionali. Un bronzo come 20 anni fa, ad Atlanta. Il Settebello dunque resta sul podio olimpico scendendo appena di un gradino, dall’argento di Londra a questo terzo posto di Rio, dopo un torneo non sempre brillantissimo ma gestito senza mai perdere la speranza di poter portare a termine la missione. La Nazionale di Sandro Campagna dopo un quarto posto ai Mondiali e un Europeo deludente, raccoglie la gemma più preziosa e rinsalda una tradizione fatta ora di 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. E’ la 27° medaglia azzurra anche se resta da determinare il colore di quella della pallavolo maschile.
La gara: l’inizio. Valentino Gallo apre la serie di marcature a 1’25” dopo una superiorità non sfruttata; per due volte Tempesti su oppone Klikovac e Nicholas Presciutti da destra fa partite la conclusione del 2-0. L’avvio è azzurro anche se Janovic infila il 2-1 con l’uomo in più. Bodegas stringe i pugni con un pollice malandato lotta leoninamente, ma è Tempesti ad opporsi altre tre volte, davvero un giaguaro anche stavolta. Ivovic reclama più palloni, va a cercarseli pure indietro, ma la nostra difesa a “M” funziona, sincrona. Un primo tempo con pochi gol ma gradevole ed una certa supremazia azzurra. Ad inizio secondo tempo, Bodegas non sfrutta una superiorità e nell’azione successiva Janovic realizza la doppietta del 2-2. Valentino Gallo, torna mancino della differenza per il 3-2 in superiorità.
Piscina campo di battaglia. Jokic e Aicardi si scontrano ai due metri, ma si lotta da ogni lato; Janovic si fa espellere, Misic si affanna a trovare spazi grazie alla nostra difesa per posizionata. Così è Aleksander Ivic a cercare e trovare la bomba del pari 3-2: ma il Montenegro è subito raggiunto da una prodezza di Pietro Figlioli (3-3). E’ un Settebello pimpante e reattivo anche se incassa il 4-4 da Darko Brguljan a 32″ dalla fine del secondo tempo (4-4). Ma è Christian Presciutti a 4″ dalla sirena ad essere rapido nel segnare il quinto vantagggio azzurro. Ma in apertura di terzo parziale è ancora Mladan Janovic a riprendersi (5-5) e di nuovo in superiorità. Con Ivovic al pozzetto, Christian Presciutti sigla il 6-5, e il fratello Nicholas fa la sua personale doppietta dopo quella del fratello e l’Italia torna per poco sul +2, perché irrompe Klikovac che sigla il 6-7; Acardi si procura una preziosa superiorità su Paskovic, e Alessandro Nora la trasforma da posizione mancino.
Finale appassionante. E’ un match pallone su pallone, chi sbaglia la minima mossa paga: Misic segna il 7-8 con l’uomo in più, ma anche Valentino Gallo è impeccabile sempre da mancino per la tripletta del 9-7. Nel finale di terzo tempo, i montenegrini si affannano ma anche tre legni non li agevolano. Nel 4° tempo possiamo amministrare un doppio vantaggio. Darko Brguljan segna in superiorità, Christian Presciutti è astuto nel depositare dopo una ingenuità del neo entrato in porta Zdravko Radic. E Christian con Paskovic fuori segna ancora per l’11-8. Figlioli causa un rigore ma il compagno del Recco, Ivovic, tira sul palo e grazie a Tempesti: frangente fondamentale per tenere a -3 i montenegrini. Una traversa di Ivovic ci aiuta ancora ma non dopo contro l’attaccante rivale. Non in occasione della rete di Radovic a 1’57” dalla fine che si porta sul -1. Attimi concitatissimi. Ma Matteo Aicardi sfodera il 12-10 a 35″ alla fine, centralmente da 6 metri. E’ la rete che vale il bronzo. Bravi ragazzi, tuffatevi felici. Dopo l’argento del Setterosa è festa grande anche tra gli uomini. E’ palombella azzurra!
Il tabellino: Montenegro-Italia 10-12 (1-2, 3-3, 3-4, 3-3)
Commenta per primo