di FABIO CAMILLACCI/ E’ l’Argentina di Leo Messi la prima finalista di Qatar 2022. L’Albiceleste demolisce la Croazia di Modric che deve accontentarsi della “finalina” di consolazione per il terzo posto, contro quella che sarà la perdente dell’altra semifinale Francia-Marocco. Finisce 3-0 per gli argentini che continuano a non entusiasmare ma sono bravissimi a sfruttare gli episodi favorevoli. La gara va in archivio nel giro di pochi minuti dopo una prima mezzora in cui succede poco o nulla. Malissimo la Croazia che paga la mancanza di una punta centrale di peso.
Il momento svolta del match. Arriva al 32′ l’episodio che sblocca la partita. Dormita della retroguardia croata e Livakovic in uscita è costretto a stendere Alvarez lanciato a rete: l’arbitro italiano Orsato assegna il calcio di rigore alla compagine del c.t. Scaloni. Dal dischetto Messi butta giù la porta con un autentico missile: è il 34′. Dopo 5 minuti, Alvarez si mette in proprio e firma il raddoppio al termine di uno splendido coast to coast.
Nella ripresa l’Argentina mette il punto esclamativo sul match. Le speranze croate naufragano definitivamente al 69′ grazie a uno straordinario spunto di Messi alla Maradona. La “Pulce” si beve la difesa e serve l’attaccante del Manchester City che cala il tris e la doppietta personale. Il gol su penalty consente al fuoriclasse del Paris Saint Germain di agganciare Mbappé in vetta alla classifica marcatori del Mondiale con 5 gol. Mentre Alvarez raggiunge Giroud a quota 4 reti.
Sesta finale della sua storia per l’Argentina. Fino a oggi ne ha vinte 2 (1978 e 1986) e perse 3 (1930, 1990 e 2014). Si ferma in semifinale il sogno della Croazia: centrare la seconda finalissima di fila dopo quella ottenuta nel 2018, poi persa contro la Francia. Senza dubbio, l’Albiceleste ha giocato la sua miglior gara in questi Mondiali. La squadra sudamericana ha mostrato una ferocia agonistica e un’attenzione in fase difensiva mai viste prima. In attacco: Alvarez e Messi si trovano a meraviglia. Insomma, sembra proprio essere l’anno dell’Argentina.
Gli “italiani”. L’interista Lautaro Martinez oggi è rimasto in panchina, perdendo definitivamente, agli occhi di Scaloni, la sfida con il fortissimo attaccante del City. Nel finale, primi minuti di gioco in questi Mondiali per il romanista Paulo Dybala. Lentamente, l’Argentina sta diventando anche una squadra; un gruppo unito capace di alzare al cielo la terza Coppa del Mondo della sua storia. E dire che era partita con l’handicap e tra le polemiche a causa della sorprendente sconfitta contro l’Arabia Saudita.
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