TEMPI SUPPLEMENTARI 2/ Serie A: Fiorentina, Napoli e Roma in calo, Juventus inarrestabile. E’ la Vecchia Signora l’anti-Inter?

manduzkicdi Fabio Camillacci/

A sorpresa, reti bianche tra Napoli e Roma. L’Inter ringrazia e allunga su entrambe. E allunga pure sulla Fiorentina, sconfitta nel posticipo da una Juventus che continua a scalare posizioni in classifica: ora i bianconeri sono quarti. Al San Paolo brutta partita, gara bloccata con Rudi Garcia in versione Nereo Rocco: primo, non prenderle. E allora, catenaccio a oltranza sperando in qualche episodio favorevole davanti. Episodio che per la verità arriva a pochi minuti dal termine quando De Rossi di testa la butta dentro su cross dalla destra di Rudiger, ma, l’arbitro annulla perchè la palla sul traversone del difensore tedesco è uscita: episodio dubbio e comunque difficile da valutare per il guardalinee. Per il resto, qualche bella parata del portiere romanista e nulla più: Insigne e Higuain con le polveri bagnate. Napoli poco spavaldo, anzi prudente nonostante davanti abbia una squadra forse tecnicamente superiore ma ancora malata. Sembra quasi che il calcio champagne dei partenopei si sia fermato dopo il secondo gol di Higuain in Napoli-Inter. Dopo quella rete, infatti, gli azzurri rischiarono di farsi rimontare clamorosamente da una squadra in inferiorità numerica; una settimana dopo, “Ciuccio” battuto dal Bologna. E oggi, una prestazione non proprio da ricordare contro una Roma in difficoltà. Vertigini da alta classifica (il Napoli assaporò la vetta dopo il successo sull’Inter) per la squadra di Sarri? Classico “braccino” da tennista? Intanto, l’Inter capolista vola a +4 su Napoli e Fiorentina e a +7 sui giallorossi. Il titolo di campione d’inverno (che statisticamente vale mezzo scudetto) è sempre più vicino per la banda Mancini a 3 turni dalla fine del girone d’andata.

E’ la Juve l’anti-Inter? Fiorentina ko a Torino per 3-1. La sfida dello “Stadium” sembra promettere fuoco e fiamme dopo il fischio d’inizio dell’arbitro Orsato. Botta e risposta in 6 minuti: al 3′ Fiorentina in vantaggio dal dischetto. Fallo di Chiellini su Bernardeschi, trasforma Ilicic. Passano altri 3 minuti e la Vecchia Signora pareggia con l’ex gigliato Cuadrado che con una palombella di testa beffa Tatarusanu. Il colombiano per rispetto della sua ex squadra non esulta. Quando la smetteranno con questa ipocrisia? Il gol è felicità, è gioia. La non esultanza è sì un segno di rispetto per i tuoi ex tifosi e il tuo ex club, ma, a mio giudizio è allo stesso tempo una mancanza di rispetto per i tuoi nuovi tifosi e la tua nuova squadra. E poi in un calcio industria come quello di oggi, in cui i calciatori cambiano maglia in continuazione, che senso ha questo comportamento? Quando si fa gol bisogna esultare sempre e comunque. Dopo un inizio col botto, però, Juventus-Fiorentina delude le attese. Partita brutta come quella del San Paolo tra Napoli e Roma. All’80’, il guizzo di Mandzukic, un lampo nel buio, decide il match in favore della Juve (nella foto LaPresse-Gazzetta.it: l’esultanza del croato dopo la rete). Il tris lo firma il solito Dybala. Complimenti a Madama, la “remuntada” continua: 6° vittoria consecutiva, sorpasso in classifica sulla Roma, rivali per il podio a un passo e vetta a soli 6 punti. I campioni d’Italia in carica, superata la crisi, si candidano seriamente al ruolo di anti-Inter. I detrattori del tecnico Allegri dovranno ricredersi. Esemplare la società nel fare quadrato, nel difendere l’allenatore nei momenti difficili. La Juventus con questa rimonta conferma tutti i suoi pregi storici: mentalità vincente, lavoro, serietà e tanto carattere.

Lotta per scudetto e zona Champions. Adesso la parte alta della classifica recita così: Inter 36 punti, Napoli e Fiorentina 32, Juventus 30, Roma 29. L’appassionante corsa continua.

Delusione rossonera. Ennesima prova incolore del Milan che ancora una volta esce dal Meazza tra i fischi del pubblico. I rossoneri contro il Verona ultimo in classifica non vanno oltre l’1-1. Non è bastato un modulo più spregiudicato con 2 punte pure (Bacca e Luiz Adriano) e due esterni offensivi come Niang e Bonaventura. Sulla carta, più un 4-2-4 che un 4-4-2. A proposito, si è trattato di un suggerimento dell’offensivista Silvio Berlusconi che in settimana ha incontrato Mihajlovic? Molto probabile. Il “Diavolo” conferma però di non avere un gioco, non basta il cambio di modulo, ma Mihajlovic al termine del match se la prende con l’arbitro. Furioso come mai si era visto da quando siede sulla panchina del Milan, Sinisa usa toni alti e attacca: “Queste cose fanno arrabbiare: oggi ci sono stati annullati due gol regolari per fuorigioco che non c’era, da un paio di partite non ci fischiano rigori netti. C’era un rigore netto su Bonaventura e abbiamo fatto 18 tiri in porta, non c’è stata partita. Più di così cosa dobbiamo fare? Come possiamo vincere una partita del genere? Non posso accettare queste cose: in tante partite ci hanno danneggiato. Non va bene così, non va bene”. Ricordiamo che il Milan ha giocato pure in 10 uomini dall’11’ del secondo tempo per la giusta espulsione di De Jong: fallo da ultimo uomo su chiara occasione da rete per l’Hellas. Unica nota positiva il ritorno al gol di Bacca. Buon punto invece per il Verona di Delneri ma la salvezza resta lontana 9 punti.

Empoli e Chievo, un bel balzo. I toscani allenati dal bravo Giampaolo strapazzano il Carpi grazie al talento di Saponara e alla ritrovata verve realizzativa di Maccarone. “Big Mac” non assaporava la gioia di una doppietta da tanto tempo. I clivensi piegano l’Atalanta al Bentegodi grazie al gol di Birsa. Sullo 0-0 Sportiello para un rigore a Paloschi. Davvero interessante il 23enne portiere dei bergamaschi, non a caso corteggiato da molte grandi. Sarà il “Monday Night” Lazio-Sampdoria a completare lo “spezzatino” prenatalizio della 16° giornata di Serie A. Bollente la panchina di Pioli: un altro passo falso e il tecnico biancoceleste salta. Dal canto suo, Montella non può permettersi altri passi falsi: 3 partite sulla panchina della Samp, tre sconfitte.

 

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