di FABIO CAMILLACCI/ Il massimo campionato di calcio, superato il giro di boa, continua a regalare belle partite. Belle ed equilibrate. Sono rare le eccezioni brutte. Il “Monday Night” della prima giornata del girone di ritorno Torino-Milan finisce 2-2, con Bertolacci e Bacca su rigore che rimontano i gol di Belotti e Benassi (splendido colpo di tacco). Granata scatenati e avanti 2-0 nel primo tempo, poi Ljajic si fa parare un rigore da Donnarumma. Nella ripresa la rimonta rossonera e così Mihajlovic continua a non riuscire a battere Montella: in questa stagione in 3 gare, due di campionato e una di Coppa Italia, si sono registrate 2 vittorie milaniste e appunto il pari di stasera.
Torino Milan: avvio sprint dei granata. Al di là del tabù Montella per Miha, il Torino va solo a un passo dal riassaporare il sapore della vittoria contro i rossoneri: non ci riescono dal 2001. Stavolta sembrava fatta, soprattutto alla luce di un “Gallo” strepitoso: Belotti conferma di essere un grande attaccante, ricorda molto Pippo Inzaghi per fiuto del gol, istinto, malizia, cattiveria (foto). Adesso sono 14 le reti segnate in questo campionato da Belotti: una più di Higuain e Dzeko, una meno del capocannoniere Icardi. Perfetto il primo tempo del Toro ad eccezione del rigore del possibile 3-0 fallito da Ljajic. Ancora una volta Donnarumma protagonista ma il serbo tira un pessimo rigore: debole e centrale. La ripresa fa tornare alla memoria le precedenti sfide stagionali tra Torino e Milan.
Al Toro viene il “braccino”. La paura di vincere di Benassi e compagni causano un paio di pasticci difensivi e il Milan alla fine agguanta il pareggio con Bacca; lui il rigore non lo sbaglia. Dunque, gara dai due volti: un tempo per squadra, risultato sostanzialmente giusto, gioco piacevole anche se da entrambe le parti sono stati troppi gli errori in fase difensiva ed i palloni persi da un centrocampo senza filtro. Temperatura polare e larghi vuoti sugli spalti dell’Olimpico “Grande Torino”. Capitolo arbitro, per molti il peggiore in campo: Tagliavento sbaglia tutto, penalizzando in particolare il Milan. L’errore più grave? Non vede o sorvola su una palese entrata da codice penale di Obi ai danni di Abate. E’ una fortuna che Abate ne sia uscito integro. Tagliavento non sbaglia soltanto in occasione dei due calci di rigore: c’erano entrambi.
Il quadro della Serie A al giro di boa. E’ un campionato strano, come è strana la classifica dopo il giro di boa. Una graduatoria divisa in 3 blocchi: la Juventus capolista con 45 punti (e una gara in meno) e le squadre che inseguono che al momento sono in corsa per Champions ed Europa League: Roma (44), Napoli (41), Lazio (40), Milan (37 e una gara da recuperare), Inter (36) e Atalanta (35); quella orobica, peraltro, è l’unica “provinciale” tra le “grandi” in zona Europa. Segue una marmellata che va dai 30 punti di Torino e Fiorentina (che deve recuperare il match di Pescara), ai 23 del Genoa. Il terzo e ultimo blocco, è quello che riguarda la presunta lotta per non retrocedere, presunta perché pare tutto già deciso dopo 20 giornate: il Sassuolo con 21 punti, l’Empoli con 18, Palermo a 10, Crotone e Pescara a 9. Siciliani, calabresi e abruzzesi sembrano spacciati. Pesante in tal senso la vittoria del Sassuolo sul Palermo. Che vi piaccia o no, questa a oggi è la nostra Serie A.
Commenta per primo