di FABIO CAMILLACCI/ Le vittorie di Atalanta e Juventus nei posticipi del lunedi, mandano in archivio la prima giornata della Serie A 2024-2025. Allo stadio “Via del Mare” di Lecce, basta mezza Atalanta per rifilare un poker ai salentini: 4-0 per la Dea con doppiette dei neoacquisti Brescianini e Retegui. A conferma che da anni la dirigenza nerazzurra non sbaglia una sessione di mercato riuscendo sempre a rinforzare la squadra, anche a costo di cessioni eccellenti. E quest’anno la compagine di Gasperini, se ci crede, può seriamente lottare per lo scudetto.
L’emergenza del Gasp. L’Atalanta si è presentata a Lecce con soli 11 titolari, due cambi e tanti Primavera in panchina. Un’emergenza dovuta anche dal mercato, alla luce dei mal di pancia di Lookman (vuole andare al Paris Saint Germain) e Koopmeiners (ha già le valigie pronte per Torino sponda Juventus). Niente paura, bastano i due nuovi innesti Brescianini e Retegui per affondare i padroni di casa in 57 minuti. Un autentico botta e risposta tra loro: Brescianini apre le danze al 35′, Retegui raddoppia al 45′ e cala il tris al 57′ su rigore, poi l’ottimo 24enne centrocampista di proprietà del Frosinone fa quaterna.
Juventus, tutto facile contro il Como: 3-0. Ottimo esordio per Thiago Motta sulla panchina bianconera. L’ex tecnico del Bologna azzecca le scelte e piega un Como che è ancora molto lontano dall’essere una squadra. Contro la Vecchia Signora si sono visti tutti i limiti tecnico-tattici di un allenatore come Fabregas, inspiegabilmente incensato. Un altro dei tanti “scienziati del calcio” portati dalla stampa. Al di là dei limiti dei lombardi, è stata una bella Juve; un team sempre più arricchito dalla “Next Gen”. La novità di giornata è il 20enne attaccante Samuel Mbangula che al 23′ spacca il match con un gran gol (nella foto: Mbangula festeggiato dai compagni dopo la rete). Bene anche Cabal e Yildiz. Di Weah il 2-0 in chiusura di primo tempo. Cambiaso al 91′ chiude il conto.
Cosa ci ha detto questa prima giornata di campionato? Ha confermato una tendenza storica: e cioè che nei primi turni della Serie A le sorprese sono più frequenti, sia perchè le medio-piccole partono forte, sia perchè le cosiddette “big” sono incomplete. Quest’anno, però, la media delle sorprese si è alzata decisamente. Su tutte: il crollo del Napoli di Antonio Conte a Verona contro la bella Hellas di Paolo Zanetti. Napoli: un autentico cantiere aperto come tante altre squadre. E in più con il mercato praticamente bloccato dal caso Osimhen.
Un po’ come la Roma (fermata a Cagliari) alle prese col caso Dybala. Sorprendenti, ma non troppo, anche i pareggi delle due milanesi contro Genoa e Torino; con il Toro che a San Siro contro il Milan ha addirittura sfiorato la vittoria. Mentre, il neopromosso Parma, ben collaudato, ha spaventato una Fiorentina ancora “work in progress”. Stecca casalinga pure per il Bologna da Champions opposto all’Udinese. Parte bene, invece, la nuova Lazio di Marco Baroni, anche se per capire il suo reale valore bisognerà attendere test ben più probanti del neopromosso Venezia.
La classifica della Serie A dopo la prima giornata
Atalanta 3
Juventus 3
Verona 3
Lazio 3
Inter 1
Genoa 1
Parma 1
Fiorentina 1
Milan 1
Torino 1
Empoli 1
Monza 1
Roma 1
Bologna 1
Udinese 1
Cagliari 1
Venezia 0
Napoli 0
Como 0
Lecce 0
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