TEMPI SUPPLEMENTARI/ S’infiamma la lotta Champions: la Lazio sorpassa l’Inter ed è quarta alle spalle della Roma. Riecco Immobile. Lotta scudetto priva di emozioni

di FABIO CAMILLACCI/ Tutto come previsto: il “Monday Night” del 25° turno consente alla Lazio di scavalcare l’Inter prendendosi il quarto posto. Troppo morbibo, morbidissimo il Verona penultimo in classifica e destinato a retrocedere. I biancocelesti dominano dall’inizio alla fine, anche se la doppietta di un ritrovato Immobile arriva soltanto nella ripresa. Ecco, Ciro: la notizia più importante della serata per la squadra di Simone Inzaghi è proprio il ritorno al gol dell’attaccante napoletano che stacca nuovamente l’interista Icardi in testa alla classifica marcatori portandosi a quota 20, due reti in più dell’argentino. Come detto invece la Lazio sorpassa l’Inter di Spalletti e adesso la classifica dell’appassionante mini-torneo che vale l’accesso alla prossima Champions League recita: Roma 50, Lazio 49, Inter 48. Grande equilibrio, anche se la compagine di Spalletti al momento sembra in caduta libera.

Lotta scudetto, tutto come prima: acuto Juve nel derby, al Napoli con la Spal basta Allan. Il Milan sogna la Champions. Nemmeno il ritorno delle Coppe europee ha inciso sugli equilibri della lotta scudetto; anche per la 25° giornata del massimo campionato, solito botta e risposta tra Juventus e Napoli. Per le due battistrada altrettanti successi col minimo sforzo. Nel “lunch match” per il mercato asiatico, i bianconeri si aggiudicano il “Derby della Mole” vincendo 1-0 in casa del Torino. Con Higuain costretto a uscire, ci ha pensato Alex Sandro a decidere la sfida. Intanto, per le fortune del Napoli, piovono infortuni in casa della Vecchia Signora: oltre a Higuain, si ferma anche Bernardeschi. Tutto questo con Matuidi e Cuadrado già ai box. Allegri si consola col parziale recupero di Dybala. Paragonando le due rose, Ghoulam e Milik a parte, se il Napoli avesse avuto le disgrazie sportive della Juventus sarebbe quinto in classifica. E invece i partenopei dell’antipatico e arrogante Sarri sono ancora lì in vetta alla classifica con merito e con un punto di vantaggio sui campioni d’Italia. Domenica tranquilla al San Paolo: contro la Spal basta un gol di Allan in apertura. Vedremo se il prossimo turno ci regalerà scossoni con Juventus-Atalanta e Cagliari-Napoli (nella foto Reuters: i calciatori bianconeri festeggiano dopo il gol vittoria di Alex Sandro).

Milan, la rimonta continua. A distanza di cinque mesi da quel 24 settembre, giorno in cui a Genova contro la Samp cominciò ufficialmente la crisi del Milan di Montella, il Diavolo è un’altra squadra e anche la stessa Sampdoria ha dovuto prenderne atto. Le differenze tra quella formazione (presa a schiaffi da Zapata e compagni) e questa sono evidenti: condizione fisica eccellente, sistema di gioco ben delineato e alcuni giocatori completamente rigenerati. Bravo Gattuso. I valori tecnici, frutto di una faraonica campagna acquisti c’erano, evidentemente era Montella che non sapeva sfruttarli e metterli in campo in maniera adeguata. Senza dimenticare la disastrosa preparazione estiva. Il posticipo domenicale di San Siro finisce 2-0 per i rossoneri. Il Milan in tal modo allunga e aggiorna la sua striscia positiva: sette risultati utili consecutivi, 5 vittorie e due pareggi. L’aggancio al 6° posto è realtà: Milan e Samp appaiate a quota 41 punti. L’Europa League adesso è lì, a portata di mano. Oltretutto, nelle prossime due partite, contro Roma e Inter, i rossoneri avranno anche l’opportunità di risalire verso la zona Champions League.

L’acuto delle Streghe. Il Benevento riassapora il gusto della vittoria battendo 3-2 il Crotone al Vigorito in un match rocambolesco. I sanniti restano il fanalino di coda del torneo con 10 punti ma la squadra è in netta crescita e questo si era visto anche contro Napoli e Roma nonostante le sconfitte. Il mercato di gennaio fatto dalla società sfruttando quello che sarà il paracadute economico (provento dei diritti tv) per una probabile retrocessione (un bel po’ di milioni di euro), ha rinforzato la rosa con innesti di qualità anche pensando all’eventuale prossimo campionato di Serie B. Questo Benevento, con ulteriori ritocchi può tornare subito in A. Contro il Crotone decide una rete all’89’ di Cheick Diabatè, 30enne attaccante maliano in prestito dai turchi dell’Osmanlispor ma con un passato col Bordeaux in Ligue 1.

Il Bologna mette nei guai il Sassuolo. Nel derby emiliano, al Dall’Ara i felsinei si impongono per 2-1, si portano quasi in salvo e inguaiano i neroverdi di Iachini. Il Sassuolo come il Crotone di Zenga dovrà lottare ancora molto per restare nella massima serie. Si dividono la posta Atalanta e Fiorentina allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo: 1-1, segna prima la Viola, ma, l’indomita “Dea” in attesa del Borussia Dortmund centra il pari. E ora prepariamoci ad un’altra grande settimana di Coppe tra Champions ed Europa League, nella speranza che le squadre italiane facciano meglio di quanto fatto la settimana scorsa.

Gli anticipi del sabato sorridono alla Roma: dopo la Lazio sorpassa anche l’Inter e si prende il 3° posto. A Udine, giallorossi trascinati ancora dal giovane turco. Inter, crollo a Genova.

Un sabato di campionato nel segno del mini-torneo che vale l’accesso diretto alla prossima edizione di Champions League. Gli anticipi del 25° turno sorridono alla Roma che in meno di una settimana balza dal 5° al 3° posto scavalcando anche l’Inter dopo aver sorpassato i cugini della Lazio. Nel pomeriggio i giallorossi si portano avanti con il lavoro vincendo 2-0 in casa di una bella Udinese; in serata l’Inter completa l’opera perdendo con identico punteggio a Marassi contro il Genoa. E adesso la classifica recita: Roma 50 punti, Inter, 48, Lazio 46. I biancocelesti lunedi nel “Monday Night” ricevono il Verona penultimo e con un successo metterebbero la freccia sui nerazzurri riprendendosi la quarta piazza. Insomma, lunedi sera la squadra di Spalletti potrebbe ritrovarsi quinta dopo essere stata al comando del campionato davanti a Napoli e Juventus: le due compagini che si giocheranno lo scudetto fino alla fine. Da inizio dicembre il ruolino di marcia dell’Inter è da retrocessione. Un incredibile crollo come due anni fa quando in panchina c’era Roberto Mancini, ora allo Zenit San Pietroburgo ma in pole nella corsa al ruolo di ct della Nazionale azzurra.

Udinese-Roma, il giovane turco Under ancora decisivo. Alla Dacia Arena di Udine, primo tempo equilibrato con continui capovolgimenti di fronte e diverse occasioni: i giallorossi come sempre sprecano tanto in attacco, mentre il portierone brasiliano Alisson (titolare della Seleçao verdeoro) sventa tutti i pericoli creati dai friulani del bravo tecnico Oddo. Nella ripresa però gli uomini di Di Francesco cambiano marcia e schiacciano l’Udinese che si limita a pericolose ripartenze. Al minuto 70, il lampo del giovane turco romanista: missile terra-aria da lontano e niente da fare per l’estremo difensore bianconero Bizzarri. Splendida la favola del 20enne Cengiz Under: da oggetto misterioso a protagonista assoluto. Le tre vittorie consecutive della Roma portano la sua firma: 4 reti e tanta sostanza. Un talentino da seguire con attenzione: è rapido, veloce, gioca con tutti e due i piedi e ha un tiro al fulmicotone. Il raddoppio giallorosso lo sigla Perotti in pieno recupero. Per la Roma, un successo che dà morale e accresce l’autostima in vista della difficile sfida di mercoledì in Champions League, in casa del temibile Shakhtar Donetsk per l’andata degli ottavi di finale. Dopo oltre 40 giorni di blackout, Dzeko e compagni non sono ancora guariti del tutto ma sono sulla buona strada.

Crollo Inter a Genova. Un timido passo avanti con il Bologna domenica scorsa, due brutti balzi verso il basso col Genoa per i nerazzurri. Come previsto, contro i felsinei al Meazza una settimana fa, la giocata vincente e l’energia del giovane Karamoh avevano solo mascherato i problemi. Il compatto e vigoroso Genoa di questi tempi ci mette poco a scoprire  il bluff riaprendo le ferite interiste. Tanto per cambiare, quella fortuna che aveva sorriso a Spalletti fino al raggiungimento del primo posto, volta ancora le spalle all’Inter partorendo nel primo tempo il clamoroso autogol dell’ex Genoa Ranocchia. Un’autorete rocambolesca in comproprietà con l’altro centrale Skriniar. Ad affondare la compagine meneghina ci pensa il grande ex Pandev che sigla il colpo di grazia. Uniche attenuanti generiche per l’Inter: le assenze di Icardi, Perisic e Miranda. Assenze sicuramente pesanti per una rosa corta, ma forse, per l’attuale stato di salute dei nerazzurri, anche con loro tre in campo sarebbe cambiato poco. Un classico di Luciano Spalletti: ottimo allenatore ma pessimo comunicatore e con grandi limiti caratteriali. Una volta raggiunta la vetta ha iniziato a litigare con i giornalisti milanesi (come aveva fatto a Roma con i cronisti romani) spargendo veleni e polemiche, aggiungendo peraltro critiche alla società cinese e all’ambiente nerazzurro. Questi sono gli inevitabili risultati.

Chievo, tre punti preziosi. Nel terzo anticipo, il Chievo al Bentegodi ritrova la vittoria contro il Cagliari agganciando i sardi al 14° posto con 25 punti. A Verona, sblocca lo 0-0 Giaccherini (che a Napoli Sarri non ha mai utilizzato) con una punizione alla Pirlo, raddoppia Inglese con un gol da centravanti vero. Roberto Inglese: 26enne attaccante che il Napoli ha acquistato a suon di milioni preferendo però lasciarlo un anno al Chievo perché tanto il solito Sarri non lo avrebbe fatto giocare. Per gli isolani accorcia le distanze un altro attaccante che a Napoli con Sarri non giocava mai: Pavoletti. I clivensi così invertono la tendenza negativa delle ultime giornate e fanno un bel passo avanti in chiave salvezza: visto che domenica la Spal (terz’ultima con 17 punti) è di scena al San Paolo contro il Napoli capolista e difficilmente riuscirà a far punti. La stessa Hellas (penultima a quota 16) è attesa da una trasferta proibitiva: come detto giocherà lunedi all’Olimpico contro la Lazio.

 

 

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