di FABIO CAMILLACCI/ All’undicesima giornata di Serie A, il campionato continua a non avere un padrone; anche se Inter e Juventus staccano, rispettivamente, di 6 e 4 punti le inseguitrici. Un torneo completamente diverso rispetto a quello dell’anno scorso dominato dall’inizio alla fine dal Napoli di Luciano Spalletti. Questo accade perchè le grandi sono tutte imperfette, chi per un motivo, chi per un altro. E così, l’Inter capolista sbanca Bergamo battendo 2-1 l’Atalanta, ma, la Juventus espugna Firenze 1-0 e resta a -2 dalla prima in classifica. Nella sfida tra allenatori “giochisti” e tecnici “risultatisti”, all’Artemio Franchi Max Allegri batte Vincenzo Italiano come piace a lui: di corto muso. Fiorentina sconfitta da un gol del 20enne centrocampista Fabio Miretti arrivato dopo soli 10 minuti di gioco.
La solita Juve. I bianconeri non brillano ma quest’anno sono terribilmente pratici, ai limiti del cinismo; in perfetto stile Allegri, alla faccia di chi sponsorizza il cosiddetto “jogo bonito”. Perchè il calcio non è solo bel gioco, è anche difesa e contropiede; è anche concentrazione, ferocia agonistica e tanto altro. Lo scriviamo da sempre: nel calcio è più facile giocare bene che vincere. Prosegue invece la crisi del Milan battuto in casa dall’Udinese, con i friulani che centrano così la prima vittoria stagionale proprio a San Siro. Gabriele Cioffi, successore dell’esonerato Andrea Sottil, può festeggiare alla grande perchè questo successo porta l’Udinese fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
Emozioni forti allo stadio Olimpico: la Roma ribalta il Lecce in una manciata di secondi nel recupero. Partita incredibile nella Capitale: pronti via e Lukaku si fa parare un calcio di rigore dall’ottimo portiere dei salentini Wladimiro Falcone, 28enne romano e romanista. Nella ripresa, mentre lo stesso estremo difensore impedisce ai padroni di casa di passare in vantaggio, Almqvist sorprende la squadra di Mourinho portando in vantaggio gli ospiti al 71′. La Roma non molla, si rimbocca le maniche, ci crede fino all’ultimo e coglie un’inattesa vittoria grazie alle reti dell’attaccante iraniano Azmoun (91esimo) e di Romelu Lukaku (94esimo). Apoteosi sotto la Curva Sud (nella foto: tutta la rabbia e tutta la gioia di Lukaku dopo il gol vittoria).
Le altre. Resta sulle montagne russe la Lazio di Sarri che dopo tre vittorie di fila cade al Dall’Ara contro il sorprendente Bologna di Thiago Motta: decimo risultato utile consecutivo per i felsinei ora sesti in classifica a soli 3 punti dal quarto posto occupato dal Napoli. Tutto facile per i campioni d’Italia nel derby campano in casa della Salernitana fanalino di coda. Rispetto all’Udinese, nel caso degli amaranto, il cambio in panchina con Pippo Inzaghi al posto di Paulo Sousa, fino a oggi non ha dato effetti positivi. Mentre i partenopei di Rudi Garcia sembrano davvero essere usciti dal tunnel della crisi. Sulla graticola il tecnico del Verona Marco Baroni: Hellas battuta 3-1 al Bentegodi dall’ottimo Monza. In Sardegna, seconda vittoria di fila per il Cagliari di Ranieri che piega 2-1 il Genoa. Adesso all’appello mancano i due posticipi del lunedi: Frosinone-Empoli e Torino-Sassuolo.
La classifica di Serie A dopo 11 turni
Inter 28
Juventus 26
Milan 22
Napoli 21
Atalanta 19
Bologna 18
Roma 17
Fiorentina 17
Monza 16
Lazio 16
Lecce 13
Frosinone 12*
Torino 12*
Genoa 11
Sassuolo 11*
Udinese 10
Cagliari 9
Hellas Verona 8
Empoli 7*
Salernitana 4
*Una partita in meno
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