di FABIO CAMILLACCI/ Il massimo campionato procede stancamente sull’asse Juve-Napoli. Nuovo botta e risposta tra le contendenti della stagione scorsa. I partenopei si confermano la vera “anti-Madama” vincendo a Torino contro il Toro per 3-1 nel “lunch-match” della 5° giornata. L’ottimo ed esperto Ancelotti, rispetto al suo predecessore Sarri, fa turnover e nel tabellino dei marcatori all’Olimpico Grande Torino entra anche il 26enne ex Bologna Simone Verdi, attaccante dotato di ottima tecnica. Altro merito di Ancelotti: aver insegnato a Insigne a segnare. Scusate il gioco di parole, sta di fatto che oggi Lorenzo è stato ancora una volta “il Magnifico” realizzando una doppietta. La Juventus invece soffre più del previsto contro il muro alzato al Benito Stirpe dal Frosinone di mister Longo. Ad abbattere il muro ciociaro ci pensa Cristiano Ronaldo all’81’ (nella foto Afp: l’esultanza del portoghese). Nel recupero arrotonda Bernardeschi, ennesima freccia all’arco di Allegri. Insomma, un film già visto: la Juventus non gioca bene, non brilla ma vince 2-0 e rimane al comando a punteggio pieno con 3 punti di vantaggio sul Napoli. Potere di una rosa spaventosa.
Roma: una squadra senza allenatore, un allenatore senza squadra. Questo “calembour” fotografa alla perfezione l’attuale momento della squadra giallorossa. Di Francesco, condottiero sempre più in confusione tecnico-tattica e i suoi mosci pretoriani. A braccetto cadono pure a Bologna nonostante il 72% di inutile e sterile possesso palla: 2-0 per i felsinei. Dati statistici preoccupanti quelli della Roma: 5 punti in 5 partite, 7 gol fatti e 9 subiti (che diventano 12 se aggiungiamo i 3 presi a Madrid in Champions). La Roma di oggi è una squadra senz’anima, una squadra che non vince un contrasto. Un ruolino di marcia da retrocessione o da salvezza sofferta. Constatazione che si aggrava se valutiamo le ultime 5 gare (Champions compresa), escludendo la vittoria di inizio stagione per 1-0 in casa del Torino frutto di una magia di Dzeko. Contro il Toro la Roma non brillò, ma, almeno giocò da squadra. Poi un improvviso black-out: un disastro totale, un effetto devastante di cui non si conosce la causa. Ribadiamo, nessun capro espiatorio ma tutti sul banco degli imputati, a partire dalla società che ha smontato la squadra privandola di 3 pilastri come Alisson, Nainggolan e Strootman. A proposito dell’olandese: la sua cessione a mercato italiano chiuso, è stata probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una mossa che ha depresso ulteriormente un ambiente già abbastanza in depressione per la politica societaria delle plusvalenze e del trading. Un mercato estivo scellerato quello del d.s. spagnolo Monchi. Il 2° di fila peraltro. E a Roma sono già in tanti a rimpiangere Walter Sabatini.
Le altre big. Inter corsara, continuità Lazio, pari Milan. Partiamo dai nerazzurri che nell’anticipo serale del sabato passano per 1-0 a Genova contro la Samp. Il gol di Brozovic arriva al 94′, ma la squadra di Spalletti ha complessivamente meritato di vincere, se non altro per il numero di occasioni da gol create. Forse la straordinaria vittoria di Champions League contro il Tottenham, ha cambiato la stagione interista; però attendiamo ulteriori esami. Dopo 2 striminziti ma importanti successi per 1-0, Simone Inzaghi ritrova la Lazio in versione spumeggiante. Contro il Genoa all’Olimpico, il 4-1 biancoceleste vale la terza vittoria di fila e il rilancio laziale in classifica. “Inzaghino” ritrova anche i gol di Caicedo, Milinkovic e Immobile. Tra i rossoblù, ancora a segno il polacco Piatek, ora capocannoniere in solitaria con 5 reti. L’Atalanta invece si ritrova “Dea” e inchioda il Milan sul 2-2 al Meazza, nonostante il terzo sigillo consecutivo di Higuain (Europa League compresa). Un pari sempre in rimonta quello dei bergamaschi, salvati al 91′ da una rete di Rigoni.
Le altre. Sassuolo sugli scudi. Nell’anticipo del venerdi, i neroverdi ritrovano la vittoria dopo lo stop con la Juventus all’Allianz Stadium e si piazzano al terzo posto con 10 punti. A Reggio Emilia steso per 3-1 un Empoli che gioca bene ma è fragile e con pochi calciatori da Serie A in rosa. Continua a far bene anche il Parma di D’Aversa (un buon tecnico poco sponsorizzato). Meraviglioso il gol di un ritrovato Gervinho che segna una rete alla Weah spaccando il match con una sgroppata di oltre metà campo. La Fiorentina festeggia 4 punti in 4 giorni. Dopo il pareggio in casa Samp nel recupero infrasettimanale del match rinviato per il crollo del Ponte Morandi, la Viola al Franchi batte 3-0 la Spal. Altra interessante realtà del momento la compagine gigliata. Così come si conferma un’interessante realtà del momento l’Udinese del fin qui sconosciuto tecnico Velazquez. I friulani espugnano il Bentegodi battendo 2-0 il Chievo: 4° gol in campionato per il 24enne centrocampista argentino Rodrigo de Paul, probabile pezzo forte delle prossime sezioni di mercato. Da uno “spezzatino” all’altro, prepariamoci al turno infrasettimanale valido per la 6° giornata: si comincia martedi sera con Inter-Fiorentina.
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