TEMPI SUPPLEMENTARI/ La Roma con una prodezza di Dzeko risponde a Juve e Napoli. Il Sassuolo stende l’Inter. “Monday Night”, un super Gomez affonda il Frosinone

di FABIO CAMILLACCI/ Nel primo “Monday Night” della Serie A 2018-19, l’Atalanta travolge senza fatica il neopromosso Frosinone e parte subito con 3 punti nel carniere. Il 4-0 finale rispecchia la differenza vista in campo, specialmente nella ripresa. A segno ancora Gomez: doppietta per il “Papu” che dunque è già a quota 4 reti in stagione considerando i preliminari di Europa League fin qui disputati. L’argentino peraltro taglia il traguardo dei 50 gol in Serie A. Nel poker ai ciociari ci sono poi le firme di Hateboer (finalmente a suo agio anche in zona gol) e Pasalic (prima rete in maglia nerazzurra). Poca cosa il Frosinone, appeso solo ai lampi del talentuoso Ciano, all’esordio in Serie A. Lui si è salvato, gli altri proprio no, primo fra tutti l’impalpabile compagno di reparto Perica.

Il punto sulle partite della domenica

Una magia di Edin Dzeko all’89’ fa felice la Roma che espugna l’Olimpico Grande Torino battendo il Toro nell’esordio in campionato. Una partita difficile,  complicata che i giallorossi però sono riusciti a portare a casa grazie alla qualità e ai cambi (decisivo l’ingresso del giovane Kluivert, autore dell’assist nell’azione del gol vittoria). Nonostante, le proteste granata con arbitro e Var (Mazzarri espulso per proteste), la Roma comunque alla fine ha meritato la vittoria, non fosse altro per i tre legni colpiti (contro uno dei granata con Rincon) con lo stesso Dzeko due volte (nella foto LaPresse: lo splendido tiro al volo di Dzeko che vale l’1-0 Roma) e Kolarov. La prima sorpresa della Serie A 2018-19, arriva invece dal Mapei Stadium, dove il rinnovato Sassuolo di De Zerbi batte l’Inter di Spalletti per 1-0. Decide un calcio di rigore di Berardi al 25′ del primo tempo. Stecca la coppia Icardi-Lautaro Martinez, anche se i nerazzurri protestano per un possibile penalty negato ad Asamoah sempre nella prima frazione di gioco. I neroverdi non hanno però rubato nulla, legittimando nel secondo tempo il vantaggio con un palo di Boateng e mostrando già l’idea di gioco del loro nuovo allenatore. Questi gli altri risultati della domenica: Bologna-Spal 0-1, Parma-Udinese 2-2, Empoli-Cagliari 2-0. Ricordiamo che Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate per la tragedia di Genova.

Gli anticipi. Serie A: è subito Juve-Napoli. I bianconeri vincono a fatica in casa del Chievo, i partenopei espugnano il campo della Lazio. Insigne decisivo, CR7 no

di FABIO CAMILLACCI/ Si riparte da dove eravamo rimasti: il duello Juventus-Napoli. Nel segno di bianconeri e partenopei infatti i primi due anticipi della stagione 2018-19. Al Bentegodi di Verona il Chievo fa soffrire fino all’ultimo la Juve di Cristiano Ronaldo: a ulteriore conferma che nel calcio non c’è mai nulla di scontato. Dunque, Chievo-Juventus 2-3: per CR7 debutto senza gol, decisivo Bernardeschi al 93′.  Pronti via e squadra di Allegri in vantaggio con Khedira. Campioni d’Italia padroni del campo e della partita prima del pari firmato da Stepinski e il conseguente sorpasso griffato dall’ex Giaccherini su rigore. L’autogol di Bani e come detto la rete di Bernardeschi in pieno recupero regalano i 3 punti alla Juventus. Cristiano, benvenuto in Italia. Pubblico entusiasta, partite mai semplici, decisioni arbitrali discusse, brividi ed emozioni. Giallo prima del gol vittoria dei bianconeri. A pochi secondi dal 90′ il 3-2 di Mandzukic viene annullato dall’arbitro Pasqua per un fallo di mano dello stesso CR7 segnalato dal Var. A conferma dello straordinario organico juventino, è decisivo Bernardeschi entrato nella ripresa. Prima con qualche giocata, poi con la deviazione in pieno recupero che vale il bottino pieno. Insomma, la solita vecchia Juve: ricca di talento, determinata, fortunata e vincente. Certo, non mancano le note negative: due gol incassati contro il Chievo sono troppi per quella che da 7 anni è la difesa più forte del nostro campionato.

Il Napoli di Ancelotti va. Gli azzurri si aggiudicano il big-match di questo primo turno vincendo 2-1 in casa della Lazio. Milik e Insigne (nella foto a sinistra Getty-Gazzetta dello Sport) ribaltano il gol di Immobile. Pertanto, Don Carlo l’abitudine a vincere non l’ha proprio persa. Nove anni dopo l’ultima apparizione in Serie A da allenatore del Milan, Ancelotti festeggia l’esordio ufficiale alla guida del Napoli con un successo pesante e prezioso. Vittoria di rimonta, non facile, contro un avversario tosto come la Lazio. Nella prima mezzora di gara in campo ci sono solo i biancocelesti che fanno la partita e si portano in vantaggio. Poi, superato il primo terzo di gara, viene fuori il Napoli che alterna momenti di calcio ancora prettamente “sarriano” (soprattutto nel quarto d’ora finale del primo tempo) ad altri di gioco più ragionato e meno dispendioso. Un successo meritato quelli dei partenopei, anche se la Lazio di Inzaghi non ha demeritato e alla fine avrebbe potuto cogliere il pari: palo di Acerbi al 90′. La formazione biancoceleste paga però una condizione fisica che sembra ancora approssimativa, oltre alle solite pause di gioco e ai consueti black out difensivi. Inoltre, la rosa laziale è corta come quella dello scorso anno.

Il ricordo della tragedia di Genova. Le vittime sono state ricordate con un minuto di silenzio a Verona e Roma così come accadrà nelle altre partite di questa prima giornata. Preferiamo sorvolare invece sulle solite polemiche pelose relative al fatto che sono state rinviate soltanto le partite di Samp (a Marassi contro la Fiorentina) e Genoa (al Meazza col Milan). Diciamo che siamo d’accordo con quanto detto dal tecnico della Roma Eusebio Di Francesco alla vigilia della trasferta in casa del Torino: “Giusto che Sampdoria e Genoa abbiano chiesto il rinvio, come è giusto giocare per dare un segnale: se non avessimo giocato, saremmo andati ugualmente al mare o a teatro. Avrei accettato un discorso del genere se fossimo rimasti a casa a pregare, altrimenti è giusto giocare”. Discorso che non fa una piega.

 

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