TEMPI SUPPLEMENTARI/ L’Atalanta vince a Salerno e aggancia la zona Champions: raggiunta la Roma al 5° posto. Il Napoli stecca ancora e rischia di restare fuori dalle Coppe Europee. Lotta salvezza sempre più avvincente e incerta a tre turni dal termine

di FABIO CAMILLACCI/ Con i due posticipi del lunedi, Salernitana-Atalanta 1-2 e Udinese-Napoli 1-1, va in archivio anche la 35° giornata di questo campionato. A tre turni dal termine della stagione, la Dea aggancia così la zona Champions League raggiungendo la Roma al quinto posto in classifica a quota 60 punti. E domenica prossima a Bergamo è in programma lo scontro diretto tra giallorossi e nerazzurri.

Dea in pole. A questo punto è proprio la squadra di Gasperini la grande favorita, anche perchè deve sempre recuperare la sfida casalinga contro la Fiorentina saltata per la morte dell’alto dirigente gigliato Joe Barone. Nel frattempo all’Arechi, Scamacca e Koopmeiners ribaltano gli amaranto nella ripresa (nella foto il gol di Scamacca). La già retrocessa Salernitana, infatti, era passata clamorosamente in vantaggio nel primo tempo con Tchaouna.

I cambi del Gasp. Dopo aver fatto ricorso al turnover alla luce dei tanti impegni tra campionato, Europa League e Coppa Italia, il tecnico degli orobici decide di far entrare nel secondo tempo i pezzi da novanta che puntualmente risultato decisivi. In precedenza, un sussulto di carattere e di orgoglio dei campani, aveva tenuto in scacco l’Atalanta per quasi un’ora.

Al Bluenergy Stadium di Udine, Osimhen lancia il Napoli, Success lo riprende al 92′. Un pari che aggrava la crisi dei partenopei. Adesso i campioni d’Italia uscenti rischiano una clamorosa esclusione dalle Coppe Europee del prossimo anno. Infatti, già sfumata da tempo la Champions, per Kvara e compagni si complica anche la corsa a Europa League e Conference. Il pareggio, invece, è un punto di speranza in chiave salvezza per la formazione guidata dall’ex Napoli Fabio Cannavaro.

La lotta per non retrocedere. A 270 minuti dalla fine del campionato, nella parte bassa della classifica può ritenersi in salvo soltanto il Lecce che ha 37 punti. Quasi in porto anche il Verona a quota 34. Pertanto, a oggi, per evitare gli altri due posti che portano tra i cadetti, sono in lotta: Cagliari (33 punti), Frosinone, (32), Empoli (32), Udinese (30) e Sassuolo (29). Tutto può succedere; soprattutto alla luce dei tanti scontri diretti in programma nelle ultime tre giornate.

Altre curiosità a tre turni dal termine della Serie A. Dopo tante vittorie, cade l’Inter campione d’Italia. Fatto curioso: a stendere la squadra di Simone Inzaghi è ancora una volta il Sassuolo, corsaro al Meazza nel match d’andata. In passato, solo in altre due occasioni una squadra era stata capace di battere in entrambe le sfide i campioni d’Italia. Ci riuscirono Sampdoria e Torino sempre ai danni della Juventus.

Sulla sponda rossonera del Naviglio, invece, è psicodramma Milan. Infatti, pur sicuro da tempo della partecipazione alla prossima Champions, il Diavolo è una polveriera. I tifosi hanno messo tutti sotto accusa: calciatori (Leao in testa), allenatore e società. Peraltro, un segnale di debolezza del club si è registrato nei giorni scorsi in merito al nome del successore di Pioli. Sembrava tutto fatto per Lopetegui, ma, l’allenatore spagnolo non piace alla piazza. Immediato il dietrofront. Un dietrofront preoccupante perchè vuol dire che Cardinale, Furlani e Scaloni non hanno le idee chiare.

La classifica di Serie A dopo 35 giornate

Inter 89
Milan 71
Juventus 66
Bologna 64
Atalanta 60*
Roma 60
Lazio 56
Napoli 51
Fiorentina 50*
Torino 47
Monza 45
Genoa 43
Lecce 37
Hellas 34
Cagliari 33
Frosinone 32
Empoli 32
Udinese 30
Sassuolo 29
Salernitana 15

* Una partita in meno

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