TEMPI SUPPLEMENTARI/ L’Inter stende la Lazio con una doppietta di Lautaro, ma la Salernitana manda a monte la festa scudetto del Napoli. Una festa tricolore solo rimandata. Al Maradona dopo il vantaggio di Olivera sembrava fatta e invece Dia rinvia tutto

di FABIO CAMILLACCI/ La Lega Calcio di Serie A, la Figc, le istituzioni, il mondo della politica, un po’ tutti nei giorni scorsi hanno lavorato per apparecchiare la festa scudetto del Napoli all’ombra del Vesuvio. Peraltro, dopo la vittoria dell’Inter per 3-1 nell’anticipo dell’ora di pranzo domenicale contro la Lazio seconda in classifica, sembrava davvero fatta per l’aritmetica tricolore e per un bel record: titolo assegnato con ben 6 giornate d’anticipo. E invece, il diavolo, o per meglio dire, la Salernitana, ci ha messo la coda: Dia pareggia all’84’ il gol del vantaggio azzurro firmato Olivera e manda tutto a monte. Ma la grande festa, che durerà mesi ne siamo certi, è soltanto rimandata. Salvo colpi di scena, il terzo scudetto del Napoli arriverà giovedi 4 maggio a Udine: alla squadra di Luciano Spalletti basterà un punto per sancire il trionfo di una stagione letteralmente dominata.

I veri fuochi d’artificio di questa domenica, sono andati in scena allo stadio Meazza di Milano per il lunch match del 32esimo turno. Pesante in chiave corsa Champions il tris con cui l’Inter ribalta la Lazio di Sarri. Ospiti in vantaggio nel primo tempo con Felipe Anderson. Nella ripresa, Lautaro Martinez pareggia al 77′, Gosens all’83’ firma il sorpasso, e ancora il “Toro” scatenato al 90′ mette il punto esclamativo sulla partita, calando la sua doppietta personale (nella foto: l’esultanza di Lautaro). Era quasi una gara da dentro o fuori per gli uomini di Simone Inzaghi; i nerazzurri hanno sofferto molto ma alla fine ce l’hanno fatta, agganciando così Roma e Milan al quarto posto. Seconda sconfitta consecutiva invece per i biancocelesti, già reduci dallo stop interno contro il Torino.

Il Bologna frena la Juventus. Ennesima brutta prestazione della squadra di Massimiliano Allegri che in casa dell’ottimo Bologna non va oltre l’1-1. Felsinei avanti con Orsolini su rigore, pareggia Milik. Il centravanti polacco fallisce, però, un calcio di rigore. Madama sempre al terzo posto alle spalle di Napoli e Lazio, ma, alla luce del vergognoso balletto di sentenze mandato in scena dalla sempre più disastrata e confusa giustizia sportiva italiana, a oggi la classifica della Juve resta virtuale in attesa di capire quanti punti di penalizzazione le verranno realmente comminati tra questione plusvalenze e vicenda stipendi dei calciatori. Senza considerare poi che potrebbe essere direttamente la UEFA a escludere la Juventus dalle prossime competizioni europee.

Le altre sfide della domenica calcistica: lotta salvezza in evidenza. Il punto preso al Maradona regala ulteriore ossigeno alla Salernitana. Il Verona pareggia 1-1 a Cremona e aggancia lo Spezia: dunque, ora l’Hellas è al terzultimo posto ma in coabitazione con i liguri. Onore alla Cremonese di Ballardini che nonostante il penultimo posto continua a credere nel miracolo salvezza: adesso sono 7 i punti da recuperare alle rivali. Mentre la Sampdoria fanalino di coda sprofonda crollando a Firenze: 5-0 per la Viola.

La bella squadra gigliata di Vincenzo Italiano si conferma cooperativa del gol e manda a segno 5 calciatori diversi. Una grande stagione per la Fiorentina: ottava in campionato, ma finalista in Coppa Italia e semifinalista in Conference League. L’Empoli perde anche a Reggio Emilia contro il Sassuolo, 2-1 per i neroverdi in rimonta, e ora i toscani rischiano seriamente di essere risucchiati dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Tra mercoledi e giovedi si torna in campo con l’ultimo turno infrasettimanale della stagione. Il tour de force finale è cominciato.

La classifica di Serie A dopo 32 giornate

Napoli 79
Lazio 61
Juventus 60
Roma 57
Milan 57
Inter 57
Atalanta 55
Bologna 45
Fiorentina 45
Monza 44
Sassuolo 43
Udinese 42
Torino 42
Salernitana 34
Empoli 32
Lecce 31
Spezia 27
Hellas Verona 27
Cremonese 20
Sampdoria 17

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