TEMPI SUPPLEMENTARI/ Napoli, la Viola si conferma bestia nera: Lafont para tutto e frena la squadra di Ancelotti. Inter, un calcio alla crisi: i nerazzurri a Parma ritrovano gol e vittoria

di FABIO CAMILLACCI/ L’anno scorso la trasferta di Firenze dopo la vittoria all’Allianz Stadium per 1-0, mise una pietra tombale sul sogno scudetto del Napoli di Sarri. Da -1, il Ciuccio precipitò a -4 dalla Juventus capolista e addìo sogni di gloria. Quest’anno invece la partita del Franchi rischia di far precipitare i partenopei di Ancelotti a -11 dalla Vecchia Signora dopo i due punti recuperati ai bianconeri nel precedente turno di campionato. Fiorentina-Napoli, anticipo del sabato della 23° giornata, termina 0-0 e gli azzurri in tal modo non riescono a mettere pressione ai bianconeri attesi domenica dal Sassuolo in quel di Reggio Emilia e alle prese con l’emergenza difesa (6 reti incassati da Madama nelle ultime due uscite tra Coppa Italia e Serie A). Il punto del Franchi consente al Napoli di portarsi a -8 dalla capolista che ora però ha l’opportunità di allungare ulteriormente. Diciamolo chiaramente: ai punti, come nel pugilato, avrebbe vinto il Napoli. Non tanto per il gioco espresso: sotto questo aspetto infatti Insigne e compagni non hanno impressionato più di tanto. Contando le opportunità sprecate, allora Carlo Ancelotti ha tanto da recriminare. Ma il calcio non è la boxe. Per la Fiorentina, invece, il pareggio è un ottimo risultato, soprattutto alla luce di come lo ha dovuto difendere negli ultimi 20 minuti di gioco, ovvero: con un paio di giocatori acciaccati perchè Pioli aveva finito i cambi.

Carletto non fa calcoli, è Lafont show. Nonostante l’impegno di giovedi prossimo a Zurigo per l’andata dei sedicesimi di Europa League, Ancelotti schiera il miglior Napoli, anche se deve fare a meno di Albiol, infortunato, e di Marek Hamsik che, ieri, è volato in Slovacchia dove attenderà gli sviluppi della trattativa con i cinesi del Dalian: trattativa che rimane complicata. A De Laurentiis non è piaciuto il comportamento del club orientale nelle modalità di pagamento e ha puntato i piedi. Alla fine però l’affare si farà. Tornando alla partita: nella Viola Benassi e Milenkovic sono assenti per squalifica, mentre Vitor Hugo è in panchina. Il primo tempo è piacevole, nella fase iniziale il Napoli conserva il possesso palla creando un paio di occasioni pericolose. Lafont inizia il suo confronto personale con gli attaccanti avversari a partire dal 7’, quando respinge un tiro ravvicinato di Zielinski: sulla ribattuta, Insigne calcia fuori. Quattro minuti più tardi è ancora l’estremo difensore francese a superarsi su Mertens. La Fiorentina invece impegna Meret solo in un’occasione. Nella ripresa il copione non cambia e si apre con un altro prodigio di Lafont che si distende e devia una conclusione ravvicinata di Zielinski, liberato da un cross di Callejon. L’interessante 20enne portiere francese nato in Burkina Faso è insuperabile. Ancelotti allora toglie uno spento Mertens per inserire Milik. Proprio l’attaccante polacco, però, a pochi secondi dalla fine, si divora una palla gol clamorosa. Il triplice fischio di Calvarese dopo 6 minuti di recupero è un’autentica liberazione per la Fiorentina che mette nel carniere un punto prezioso per continuare a sognare il ritorno in Europa.

Parma-Inter 0-1: gol di Lautaro Martinez nel finale. L’argentino, entrato nell’ultimo quarto d’ora, interrompe l’astinenza nerazzurra dopo oltre sei ore di gioco: l’Inter non vinceva e non segnava da fine 2018. Sul taccuino del match del Tardini anche una clamorosa traversa di Gervinho e un palo di Brozovic. In sintesi: un tempo di paura e di zero occasioni, un tempo all’arrembaggio e poi il gol che sblocca la squadra di Spalletti. L’eroe di Parma dunque è “il Toro” che entra al 75′ e segna toccando il primo pallone (foto Lapresse in home page), servitogli perfettamente da Nainggolan che sta tornando in versione “Ninja”. L’Inter rimane convalescente ma con questa vittoria consolida il terzo posto, rosicchia due punti al Napoli secondo in classifica a +9 sui nerazzurri e soprattutto tiene a distanza le rivali per la corsa Champions. Luciano Spalletti inoltre dà più solidità al suo futuro immediato e può guardare all’Europa League (giovedì il primo atto in casa del Rapid Vienna) senza vederla come l’ultima spiaggia; su di lui però continuano ad aleggiare i fantasmi di Antonio Conte e Mourinho, ovviamente per giugno. Addirittura secondo i soliti ben informati, Conte avrebbe già firmato un precontratto con l’Inter. Intanto continua a deludere Icardi, che un tempo risolveva le gare da solo, ora invece, da 7 partite di fila non vede la porta. Wanda Nara la rovina di Maurito.

 

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