di FABIO CAMILLACCI/ Il Napoli vince, la Juventus gli tiene testa. Al successo risicato degli azzurri in casa Atalanta, con altro “aiutino” arbitrale visto che il gol di Mertens era da annullare per fuorigioco, la Vecchia Signora risponde con lo stesso risultato a Torino contro il Genoa. Il “Monday Night” della 21° di campionato finisce 1-0 per i bianconeri. Decide una rete di Douglas Costa in apertura di partita: “flash” batte Perin e regala ai suoi tre punti preziosi per continuare a tallonare la squadra di Sarri capolista.
“Flash” decisivo. Ancora una volta Allegri lo ha preferito a Bernardeschi e ancora una volta Douglas Costa ha ripagato il tecnico con un gol pesante. Mandzukic a sinistra e Higuain al centro a completare il tridente; con Lichtsteiner a coprirgli le spalle. Il bunker del Genoa ha resistito appena un quarto d’ora. L’azione del vantaggio è partita dai piedi del brasiliano, che ha rubato palla in scivolata a Bertolacci per consegnarla a Mandzukic. Cross del croato e tocco in rete, di destro, del numero undici juventino. Nel finale, un po’ di sofferenza di troppo per la Juve con un Allegri furioso a bordocampo. Però, missione compiuta: il Napoli è nuovamente vicino, a un solo punto.
Calciomercato: ufficializzato il nuovo “colpo” Inter. Rafinha è ufficialmente un giocatore nerazzurro. Il centrocampista brasiliano arriva dal Barcellona: contratto fino al 30 giugno 2018. La formula è quella del prestito con un’opzione per l’acquisto del cartellino a 35 milioni più 3 milioni di euro di bonus. Rafinha sarà subito a disposizione di Spalletti dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo da aprile 2017 fino al 17 gennaio scorso quando ha giocato poco più di dieci minuti nel derby di andata di Coppa del Re perso per 1-0 dal Barcellona contro l’Espanyol.
E’ veramente l’anno del Napoli? E’ sicuramente un massimo campionato di calcio anomalo rispetto a quelli del passato. E per tanti motivi: l’introduzione della pessima Var, la mancata sosta durante le vacanze natalizie e la recente sosta post-Befana senza anticipi al sabato in questa ripresa. Tutto di domenica, tranne il posticipo del lunedi Juventus-Genoa. Storicamente, quando la Serie A viene scossa da tante novità, alla fine partorisce sempre uno scudetto al di fuori dell’asse Torino-Milano; fuori dal triangolo Juventus-Milan-Inter. E la vittoria per 1-0 sul difficile campo dell’Atalanta conferma che questo, salvo colpi di scena, è proprio l’anno del Napoli, anche se la Juve è più forte e più attrezzata dei partenopei.
Ciuccio corsaro a Bergamo all’ora di pranzo con Mertens-gol. Una vittoria pesante per gli azzurri, contro la bestia nera di sempre, contro una squadra ostica. Il Napoli inoltre sta dimostrando sempre di più di saper vincere anche senza brillare e soffrendo. Il Napoli pertanto è pronto a coronare il grande sogno: il terzo scudetto della sua storia dopo quelli firmati Maradona. A proposito, quello di Mertens che decide il match con l’Atalanta, è un gol in stile Dieguito: scatto sul filo del fuorigioco e tiro chirurgico. Il belga si conferma in ripresa, al contrario di Insigne, in ombra, sostituito e furioso per il cambio. Sarri lo rimprovera e davanti a microfoni e telecamere torna scurrile: “Gli ho detto, non rompere il c…”. Insomma, il solito Sarri e le solite cadute di stile del bravo tecnico toscano-napoletano.
Una Lazio da paura: terza da sola in classifica con l’Inter. Cinque gol alla Spal in quel di Ferrara prima della sosta, cinque gol al Chievo in quel dell’Olimpico alla ripresa. La Lazio, miglior attacco del torneo, è sicuramente la più grande sorpresa di questo campionato: gioca a bene e segna a raffica anche senza Ciro Immobile, costretto a uscire per un problema muscolare. La Lazio adesso è terza a pari punti con l’Inter. Simone Inzaghi sempre più generale bravo e fortunato: non sbaglia niente e gli episodi gli sorridono quasi sempre. Stavolta anche la Var gli ha sorriso: l’arbitro Abisso l’ha usata due volte a vantaggio dei biancocelesti. Va detto che in entrambi gli episodi la Var è stata utile, ma, non si può spezzettare una partita di calcio in questo modo. E oggi è accaduto un po’ su tutti i campi. Al di là di tutto, complimenti a questa bella Lazio in cui segnano tutti: oggi sugli scudi, Milinkovic Savic autore di una doppietta. Bene anche Marusic, Luis Alberto e Nani. Complimenti dunque anche al direttore sportivo Tare e al presidente Lotito per aver allestito una squadra così forte nonostante le cessioni pesanti di Biglia e Keita in estate. E i biancocelesti possono continuare a volare visto che mercoledi recupereranno la partita casalinga contro l’Udinese, rinviata nel novembre scorso causa diluvio su Roma.
Inter-Roma, pari e patta. Finisce 1-1 al Meazza il posticipo della 21° giornata di Serie A tra due squadre reduci da una striscia negativa di risultati. Primo tempo di marca giallorossa con vantaggio firmato El Shaarawy, ripresa di marca nerazzurra e pari di Vecino all’85’ dopo tante grandi parate del portiere romanista Alisson. Risultato giusto tra due squadre ancora “malate” e senza gioco. Problemi di tenuta psico-fisica per la Roma, mancanza di giocatori per l’Inter. Intanto, dal mercato invernale in casa interista dopo Lisandro Lopez arriva anche Rafinha dal Barcellona: prestito con diritto di riscatto fissato a 35 milioni di euro. Il 24enne centrocampista offensivo brasiliano è un talento ma rimane una scommessa visto che non gioca dall’aprile del 2017. A proposito di mercato, la Roma continua a essere scossa dalle voci: Nainggolan attratto dalle sirene cinesi (13 milioni all’anno al giocatore e 50 ai giallorossi), mentre Dzeko e Emerson Palmieri sono rischiesti dal Chelsea che pare abbia offerto altri 50 milioni per entrambi i calciatori. Roma supermarket? Finchè questo club sarà nelle mani di Pallotta e di Unicredit sarà così. Non bastano i soldi della Champions per far quadrare un bilancio sempre in rosso anche per l’alto monte ingaggi destinato comunque al ribasso.
Samp sesta forza del campionato: Quagliarella scatenato. Milan, primo successo in trasferta per Gattuso. I blucerchiati approfittano della caduta atalantina, battono 3-1 la Fiorentina a Marassi e si riprendono la sesta posizione che vale l’Europa League. Strepitosa tripletta di Quagliarella che in maglia doriana sta vivendo una seconda giovinezza: con questi tre il bottino stagionale sale a quota 15. I viola invece si fermano dopo 6 pari e due vittorie. Prima vittoria in trasferta per il Milan sotto la guida di Gattuso: i rossoneri vincono 2-1 a Cagliari con la doppietta di Kessie che ribalta il vantaggio sardo col bravo Barella: 20enne centrocampista veramente interessante anche in chiave Nazionale. Il “Diavolo” torna così al 7° posto. Consolida la sua posizione tranquilla il Bologna che al Dall’Ara batte 3-0 il Benevento. Le “Streghe” pertanto riassaporano il brutto sapore della sconfitta dopo i due successi di fila prima della sosta che avevano riacceso l’entusiasmo sannita.
Si fa avvincente la lotta per non retrocedere. Benevento sempre più ultimo e con più di un piede in Serie B. Per gli altri due posti però sarà battaglia fino alla fine. Pesantissima la vittoria odierna del Crotone in casa Hellas Verona: un successo frutto del mercato invernale. Decisivo infatti il giovane Ricci arrivato a gennaio, splendida rete e assist per lui. Una vittoria confezionata da due giocatori cresciuti nel vivaio della Roma: Stoian e Ricci. Sigillo, il suo primo in A per Barberis. Mister Zenga può sorridere: in questo momento il Crotone sarebbe salvo in quanto quart’ultimo con due punti di vantaggio sulla Spal (1-1 a Udine) e 5 sul Verona. Fa un passettino in avanti il Sassuolo che pareggia in casa contro il Torino di Mazzarri. E ora speriamo che si animi un po’ anche il calciomercato, finora piatto per quanto riguarda l’Italia. Da noi il piatto piange, mentre all’estero si moltiplicano i colpi a suon di milioni.
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