di FABIO CAMILLACCI/ A oltre un terzo di campionato, nuovo scossone in testa alla classifica. Il Milan cade in casa contro il Sassuolo, il Napoli batte con un perentorio poker la Lazio del grande ex Maurizio Sarri e vola da solo al comando della classifica con tre punti di vantaggio sui rossoneri e quattro sull’Inter. Insomma, per lo scudetto è sempre più Napoli contro Milano. La Roma supera il Torino all’Olimpico e resta al quinto posto alle spalle dell’Atalanta. Bologna superlativo: la squadra di Mihajlovic espugna La Spezia e aggancia Lazio, Fiorentina e Juventus. In chiave salvezza, alla Dacia Arena Udinese e Genoa si dividono la posta: 0-0.
Napoli-Lazio 4-0. Dries Mertens detto “Ciro” stravince la sfida a distanza con l’altro Ciro, Immobile. Proprio a un anno di distanza dalla morte di Diego Armando Maradona, proprio allo stadio “Maradona” e nella serata in cui il Napoli sfoggia una maglia con il volto di Dieguito, Mertens realizza una splendida doppietta: un gol più bello dell’altro che chiude la sfida con la Lazio già nel primo tempo.
Ad aprire le marcature era stato Zielinski. Oltretutto, Mertens (foto in home-page e a destra) scatenato nel segno del “Pibe de oro” visto che il belga, figlio adottivo di Napoli, è il calciatore che con la maglia azzurra ha segnato più gol del mito Maradona. E uno sgarbo sportivo al maestro Sarri che lo inventò centravanti. Per la cronaca, il poker napoletano è di Fabian Ruiz all’85’. E la Lazio? Non pervenuta. Della mano di Sarri e del tanto sbandierato “sarrismo” finora non c’è traccia.
San Siro, il Sassuolo fa affondare il Milan: 3-1. La bella vittoria di mercoledi in casa dell’Atletico Madrid nel girone di Champions, pare non aver galvanizzato i rossoneri che si sciolgono contro la bella squadra allenata da Dionisi. Il Diavolo precipita all’inferno dopo il vantaggio firmato Romagnoli. Pareggia Scamacca con un gran tiro da fuori area, poi ribaltone completato dall’autorete di Kjaer. Nella ripresa tris di Berardi e punto esclamativo sul match. Seconda sconfitta consecutiva in campionato per il Milan; la prima al Meazza. Adesso non solo il Napoli è a più tre, ma l’Inter in due giornate da -7 si è portata a -1 dai rossoneri. Più di un campanello d’allarme per Pioli.
Riscatto Roma: tre vittorie in una settimana. I giallorossi di Mourinho danno un altro calcio alla recente crisi vincendo anche contro il roccioso Torino di Juric: finisce 1-0 grazie alla bella rete di Abraham nel primo tempo, una rete da attaccante di razza quella dell’inglese. Terzo successo in sette giorni per la Roma dopo le vittorie con il Genoa e con lo Zorya in Conference League.
Stendiamo un velo pietoso sull’ennesima follia da Var. Al 36′ l’arbitro Chiffi assegna un netto rigore ai giallorossi; dopo ben 6 minuti di attesa il penalty viene revocato per un tallone di Abraham in fuorigioco, peraltro in off side ininfluente rispetto alla dinamica dell’azione. Ma la follia è soprattutto il dover aspettare 6 minuti. In questo caso il problema non si è posto, ma per chi è candidato a tirare il rigore è una bella rogna psicologica dover aspettare così tanto prima di calciare. Il Var e la Var hanno trasformato il calcio in un altro sport. Questo non è più calcio.
Bologna corsaro e in zona Europa League. I felsinei vincono 1-0 a La Spezia grazie ad un rigore trasformato da Arnautovic e agganciano Fiorentina, Lazio e Juventus a quota 21 punti. Prosegue dunque lo straordinario campionato della squadra di Sinisa Mihajlovic. Mentre, alla Dacia Arena, pari e patta tra Udinese e Genoa. Primo punto da allenatore dei grifoni per Shevchenko. Un pari che però muove poco la classifica dei rossoblu, sempre terzultimi. Ora breve sosta, poi da martedi 30 novembre si torna in campo per il turno infrasettimanale valido per la 15° giornata.
La classifica di Serie A dopo 14 giornate
Napoli 35
Milan 32
Inter 31
Atalanta 28
Roma 25
Lazio 21
Fiorentina 21
Juventus 21
Bologna 21
Verona 19
Empoli 19
Sassuolo 18
Torino 17
Venezia 15
Sampdoria 15
Udinese 14
Spezia 11
Genoa 9
Cagliari 8
Salernitana 8
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