di FABIO CAMILLACCI/ Prima sosta per la Serie A, tornano le Nazionali. Il massimo campionato arriva a questa prima sosta con un podio anomalo rispetto alla storia del nostro calcio: comandano Atalanta e Napoli davanti all’Udinese. Crisi nera per Juventus e Inter, mentre Milan, Roma e Lazio procedono a corrente alternata. In coda, primo sorriso per il Monza di Silvio Berlusconi che batte la Juve più brutta degli ultimi 10 anni. Il cambio in panchina con Palladino al posto di Stroppa ha evidentemente fatto bene ai brianzoli. Non si può dire lo stesso del Bologna con Thiago Motta in sostituzione dell’esonerato Mihajlovic. La Sampdoria di Giampaolo invece sprofonda: ultima con due punti come la Cremonese.
L’ItalMancini verso il doppio impegno di Nations League. Venerdi 23 settembre al Meazza la sfida all’Inghilterra, lunedi 26 a Budapest quella all’Ungheria. Gli azzurri in questa competizione sono a un bivio: possono ancora vincere il girone o addirittura retrocedere. E un’eventuale retrocessione in Nations League, sarebbe un’altra grave macchia dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. Certo, non sarà facile fare bene contro britannici e magiari alla luce delle tante assenze importanti. Infatti, dopo Chiesa, Berardi, Florenzi e Locatelli, il Mancio perde anche Verratti.
Altri campanelli d’allarme. Sono ancora da valutare le condizioni di Tonali (affaticamento, ma i primi accertamenti hanno detto che non si tratta di nulla di grave) e Lorenzo Pellegrini (problemi ai flessori); mentre Politano, uscito malconcio da Milan-Napoli, non ha grandi problemi, per stessa ammissione del commissario tecnico che in conferenza stampa ha detto: “Provare a vincere entrambe le partite è una priorità: il nostro è un girone dove può ancora accadere di tutto. Il rinnovamento prosegue visto che insieme ai giocatori più esperti ci sono anche i ragazzi chiamati l’estate scorsa. Comunque, l’obiettivo è ritrovare entusiasmo e tornare a divertirci”.
Le altre parole del Mancio. Il Roberto Mancini ha aggiunto: “E’ stata dura fare le convocazioni, soprattutto per l’attacco. L’Italia ha sempre avuto grandi attaccanti: è un problema anomalo. Purtroppo nelle big giocano pochi attaccanti italiani, Scamacca è andato in un campionato difficile e gli servirà un po’ di tempo, 4-5 mesi, per capire bene il calcio inglese. Oggi c’è solo Immobile fra i primi marcatori del campionato: questo ci crea un po’ di difficoltà, non è un problema piccolissimo, ma spero sia un fenomeno non irreversibile. Come anni fa con i difensori e i centrocampisti, magari fioriranno all’improvviso. Nel frattempo possiamo solo continuare a fare quello che facciamo: guardiamo anche in B e cerchiamo di non sbagliare scelte, tirarci fuori con quello che c’è”. Inghilterra e Ungheria ci aiuteranno a capire meglio lo stato di salute della nostra disastrata Nazionale.
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