Campionato sempre più bello. Spettacolo anche nel turno infrasettimanale. Una giornata, la decima, in cui complessivamente in vetta cambia poco. Ma, come sempre accade quando la Serie A gioca in mezzo alla settimana: non sono mancate le sorprese. Comanda sempre la Roma che strapazza una molle Udinese in men che non si dica; tengono il passo Napoli, Fiorentina e Inter: tutte appaiate al secondo posto a -2 dalla vetta. La squadra più in forma del momento si conferma quella di Sarri che fa scintille senza subire gol anche contro il Palermo al San Paolo. Higuain è sempre più esplosivo: a volte sembra di rivedere in lui un grande argentino del passato, Gabriel Omar Batistuta. “El Pipita” si porta così al comando della classifica marcatori con 8 reti insieme a Eder andato a segno nel posticipo Sampdoria-Empoli finito 1-1. Senza dimenticare lo sfavillante contorno formato da gente come Mertens, Callejon, Hamsik e soprattutto Insigne: sempre più in versione “Lorenzo il Magnifico”. L’ex tecnico dell’Empoli non solo fa girare a meraviglia l’attacco atomico azzurro, ma, ha pure sistemato centrocampo e difesa, eterni punti deboli del Napoli di Rafa Benitez. Questo Napoli può andare molto lontano, lo dicono i numeri: 21 gol fatti e 8 subiti.
La Roma capolista. Il ciclo “terribile” per i giallorossi prosegue sabato con la difficile trasferta in casa dell’Inter, anticipo serale del sabato; mercoledi poi ci sarà da battere a tutti i costi il Bayer Leverkusen per restare agganciati al treno che porta agli ottavi di finale di Champions League. Intanto, la squadra di Rudi Garcia inanella la 5° vittoria consecutiva in scioltezza. La “cooperativa del gol” romanista è il miglior attacco del torneo con 25 centri. La difesa rimane il punto debole: 12 reti al passivo.
Titanic Juventus. Sotto la pioggia di Reggio Emilia (nella foto Reuters-Gazzetta.it: uno sconsolato Dybala) la Vecchia Signora campione d’Italia affonda. Il fulmine che stende i bianconeri è un capolavoro di Sansone su calcio di punizione. Un tiro a metà tra una pennellata alla Maradona e una “maledetta” di Pirlo. Splendido. Adesso la vetta è lontana 11 punti e Allegri finisce sotto processo anche da parte della società. Al termine del match Marotta e Paratici sono scesi negli spogliatoi per strigliare squadra e tecnico. E da oggi tutti in ritiro fino al derby di sabato col Torino allo Stadium. Clamoroso: la Juve in ritiro anticipato. Ma la crisi si acuisce e gli interpreti in campo sono quelli che sono. Rispetto all’anno scorso: qualità complessiva, carisma ed esperienza sono in netto calo. La rivoluzione è stata troppo forte e repentina. Certo, Allegri ha le sue colpe, però il materiale umano che ha a disposizione si sta rivelando di gran lunga inferiore alle aspettative.
Riscatto Viola. La Fiorentina reagisce dopo il pesante trittico di sconfitte ed espugna Verona sponda Hellas. Gialloblù sempre più ultimi con soli 5 punti nel carniere come il Carpi caduto nel fortino ciociaro di Frosinone. Tornando alla compagine di Paulo Sousa, sicuramente una buona iniezione di fiducia per riprendere il cammino ripartendo sempre dal secondo posto con Napoli e Inter.
Il Sassuolo aggancia la Lazio e sogna l’Europa. La favola degli emiliani continua: quinti in classifica a pari punti con la Lazio. In questo caso: bravi gli interpreti in campo e bravo mister Di Francesco. I biancocelesti di Pioli invece restano sulle montagne russe. Alti e bassi: l’Olimpico è un vero e proprio fortino inespugnabile, fuori casa invece la squadra subisce una palese e a volte inspiegabile involuzione. A Bergamo, la Lazio subisce il ribaltone atalantino. Decide un’altra perla di Gomez all’ultimo respiro. Il grande ex Reja si gode l’ottimo momento della sua Atalanta: un’altra bella realtà di questo campionato come il Sassuolo. Orobici a un solo punto dalla coppia che occupa il quinto posto in classifica.
Milan, dai fischi alla gioia. Il Meazza continua a contestare un povero “Diavolo” che, come direbbe il suo patron Berlusconi: “Non ha il quid”. Mihajlovic dunque come Alfano. Col Chievo arriva la seconda vittoria consecutiva casalinga, ma, al termine Galliani dichiara: “Abbiamo fatto il minimo sindacale”. I problemi visti domenica contro il Sassuolo rimangono: i rossoneri non hanno un gioco. E per chiudere: complimenti a Torino e Genoa per l’emozionante 3-3. Quest’anno si segna tanto, sono quasi scomparsi gli 0-0. Un altro segno della bellezza di questo campionato per ora dominato dal Centro Sud. Solo l’Inter tiene botta in rappresentanza di un Nord, storicamente vincente ma oggi in crisi di indentità calcistica.
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