Milano capovolta. Inter in caduta libera, Milan in ascesa. Ribaltone clamoroso rispetto al girone di andata con i nerazzurri in vetta e i rossoneri ad arrancare a centroclassifica. Fa rumore la caduta interista a Firenze nel posticipo che ha chiuso questa 25° giornata di “frattaglie” di campionato spalmate dal giovedi alla domenica. La caduta interista fa rumore perchè conferma la crisi nera in cui è piombata l’Inter, sempre più vittima del nervosismo e della confusione del suo tecnico. Al Franchi contro la Fiorentina, la squadra di Mancini subisce subito l’iniziativa dei padroni di casa ma trova il vantaggio nell’unica azione degna di nota costruita nel primo tempo. Insomma, niente di nuovo sul fronte del gioco: difesa a oltranza e palla ai solisti. Nella ripresa, però, riaffiorano le crepe nella retroguardia nerazzurra e Borja Valero sorprende la ritrovata coppia centrale Murillo-Miranda. Poi sale in cattedra Mazzoleni, l’arbitro danneggia entrambe, soprattutto l’Inter. Ingiusta l’espulsione per doppio giallo di Telles. E così Babacar nel finale regala tre punti e il terzo posto in classifica alla Viola. Oltre il recupero, il mediocre “fischietto” espelle anche Zarate e Kondogbia. Un teatrino che fotografa alla perfezione il livello della classe arbitrale italiana. La Fiorentina si conferma dunque al terzo posto ma i Della Valle non ridono e rimangono distaccati. Stasera al Franchi non c’erano esponenti della famiglia proprietaria del club gigliato. Il d.s. viola Pradè è stato chiaro: i Della Valle vivono da separati in casa con la squadra e col tecnico Paulo Sousa.
Inter in silenzio stampa, Milan in rimonta. La caduta interista di Firenze fa rumore ma l’umore dello spogliatoio, nerissimo, non è dato conoscerlo attraverso le parole dei protagonisti. Il club infatti ha ordinato: vietato parlare. Tutti zitti, anche il nervosissimo Mancini. Ennesimo segnale di un ambiente polveriera. Deluso Thohir presente in tribuna per la prima volta in trasferta: non proprio un grande esordio per lui. Ricordiamo che storicamente il patron non porta proprio bene quando assiste alle partite. Sorride invece la sponda rossonera del Naviglio: al Meazza Genoa battuto 2-1 con qualche patema di troppo nel finale. Mihajlovic furioso con Balotelli (entrato all’88’) per la pessima gestione della palla negli ultimi minuti. Milan sempre 6° ma ora ad appena 2 punti dai cugini nerazzurri. Nella corsa al terzo posto c’è anche il “Diavolo”. Fiorentina 49 punti, Roma 47, Inter 45, Milan 43. E in settimana tornano le Coppe Europee che potranno incidere su chi le disputa. Un discorso che vale anche per la Juventus capolista e per il Napoli secondo in classifica.
Lotta salvezza, genovesi a rischio. Il sussulto del Frosinone che passa a Empoli nell’anticipo, la sconfitta del Genoa a Milano e il pari interno della Sampdoria contro l’Atalanta, riaprono del tutto la lotta per non retrocedere. Adesso i ciociari, terz’ultimi dopo il sorpasso al Carpi, hanno soltanto 3 punti di ritardo da blucerchiati e rossoblu. Genoa e Samp, due squadre in crisi dal punto di vista tecnico e societario. Deve fare molta attenzione anche il Palermo sconfitto 3-1 in casa dal Torino e adesso solo a +4 sul Frosinone. Un Palermo letteralmente devastato dalle scelte tecniche di Zamparini che fin qui ha cambiato ben 6 allenatori. Da Iachini a Bosi, passando per Ballardini, Viviani, Giovanni Tedesco e Schelotto. E i rumors palermitani ora parlano di un possibile ritorno di Iachini sulla panchina rosanero per risollevare la baracca. Non può sentirsi in salvo nemmeno l’Udinese battuta tra le mura amiche dall’ottimo Bologna di Donadoni. Ancora a segno Destro letteralmente rigenerato dal tecnico dei felsinei. I friulani sono a 5 punti dal terz’ultimo posto e non vivono un momento proprio brillante. Tutto resta in ballo anche in coda, sono solo in testa.
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