di FABIO CAMILLACCI/ Gli attacchi terroristici proseguono senza sosta in Europa. Dopo Parigi e Londra, è nuovamente Bruxelles a finire nel mirino. Una piccola esplosione e alcuni colpi d’arma da fuoco nei pressi della stazione centrale della capitale del Belgio, non lontano dalla Grand-Place. I fatti si sono verificati intorno alle 21. I media locali parlano di un uomo con cintura esplosiva e zaino, fortunatamente subito bloccato e “neutralizzato” dalle forze dell’ordine. Il terrorista avrebbe fatto detonare la carica appena ha capito di essere stato individuato dai militari che poi gli hanno sparato uccidendolo. Fortunatamente, non ci sono state altre vittime o feriti.
Panico e terrore alla Gare Central. Secondo alcuni testimoni l’uomo avrebbe inneggiato ad Allah. La deflagrazione ovviamente ha scatenato il panico tra la gente. Secondo un commissario della polizia locale, citato dal giornale “Le Soir”, a esplodere sarebbe stato un bagaglio e lo scoppio sarebbe avvenuto nello stesso momento in cui i militari hanno colpito il sospetto. Naturalmente, sia la Gare Central che la Grand Place sono state evacuate e il traffico ferroviario è stato interrotto. Le linee 1 e 5 della metropolitana sono state chiuse e gli autobus deviati. La polizia fa sapere che adesso la situazione è sotto controllo. Frederic Cauderlier ha annunciato: “Il primo ministro Charles Michel e il ministro degli Interni, Jan Jambon seguono la situazione dal centro di crisi”.
I precedenti attentati a Bruxelles. Il 22 marzo del 2016 erano stati attaccati l’aeroporto e la metropolitana: i morti furono 31, centinaia i feriti. Prima ci furono due esplosioni allo scalo aeroporto di Zaventem, alle 8 del mattino. Un’ora dopo un’altra bomba esplose in centro, alla fermata del metrò Maelbeek, vicino alle istituzioni europee. L’assalto alla capitale belga scattò a tre giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015.
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