Sono tutti morti, abbattuti la notte scorsa dalla polizia nell’attentato di Cambrils compiuto con un’Audi nere, i quattro terroristi ricercati per la strage di Barcellona. Fra questi c’è Moussa Oukabir, come riferisce El Pais, il fratello minorenne di Driss Oubakir che ne avrebbe usato l’identità per il noleggio del furgone che ha compiuto la strage di passanti sulle Ramblas. I quattro marocchini sono stati uccisi dalla polizia catalana insieme con un quinto terrorista sul Lungomare di Cambrils. Secondo le fonti sarebbero quindi morti anche Sais Aallaa, Mohamed Hycham e Younes Abouyaaqoub, nato il 1 gennaio 1995 a Mrirt, in Marocco, e residente a Ripoll, dove risiedeva anche Moussa.
Riguardo alle quattro persone arrestate, oltre ai due già noti – Driss Oukabir, il fratello di Moussa che si dice estraneo all’attentato, e Mohamed Houli – in manette sarebbero finiti anche Salh El Karib e Mohamed Aalla.
Infatti nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 agosto, poche ore dopo l’attentato di Barcellona, un nuovo attacco terroristico è avvenuto a Cambrils, cittadina sulla costa spagnola a poco più di 100 chilometri da Barcellona. La polizia catalana ha ucciso i 5 terroristi che in un’auto si erano lanciati sulla folla. Gli uomini uccisi indossavano cinture esplosive, dice la polizia. Sei civili e un agente sono rimasti feriti. Due dei civili feriti sono in gravi condizioni.
Secondo quanto riferito dal governo locale, intorno alle 2 del mattino una Audi A3 si è scagliata contro i passanti, ma la reazione della poliza è stata tempestiva, riducendo le conseguenze dell’attacco: la polizia ha aperto tempestivamente il fuoco contro la vettura: 4 persone sono state uccise sul posto e una è morta successivamente, per le ferite riportate. Il poliziotto è ferito in modo lieve. Dopo aver investito i passanti, l’Audi si è scontrata con un veicolo dei Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, ed è iniziata la sparatoria.
Intanto a Barcellona il giorno dopo l’attacco sulle Ramblas è lutto mentre si teme per la sorte di un terzo italiano dopo le morti confermate di Bruno Gulotta e Luca Russo. Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma potrebbe salire a tre il bilancio delle vittime italiane. La terza vittima avrebbe una doppia nazionalità.
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