SCANDALO SCOMMESSE/ Forze dell’ordine a Coverciano: indagati Zaniolo e Tonali. Le rivelazioni dell’ex fotografo Fabrizio Corona

di FABIO CAMILLACCI/ Sul pallone italiano torna l’inquietante ombra del calcio scommesse. Rappresentanti delle forze dell’ordine sono piombati nel ritiro azzurro di Coverciano, sede del ritiro della Nazionale, dove gli uomini del ct Luciano Spalletti stanno preparando la doppia sfida valida per le qualificazioni ai prossimi Europei: sabato 14 ottobre allo stadio San Nicola di Bari contro Malta e martedi 17 ottobre a Wembley contro l’Inghilterra capolista del girone.

Dopo Nicolò Fagioli (foto a destra), anche Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo (foto a sinistra e in home page) nel mirino della Procura di Torino. Fagioli, centrocampista in forza alla Juventus, si è autodenunciato alla Procura della FIGC. Adesso, sotto inchiesta sono finiti i due calciatori che militano in Premier League: l’ex milanista oggi al Newcastle e l’ex romanista attualmente all’Aston Villa dopo la parentesi ai turchi del Galatasaray. Come Fagioli, i due sono accusati di aver fatto scommesse su piattaforme illegali.

Le forze dell’ordine sono arrivate a Coverciano verso le 18 di giovedi 12 ottobre. I due calciatori azzurri, accompagnati dal capo delegazione Gianluigi Buffon, sono stati quindi interrogati. Un vero e proprio blitz dopo l’intensificarsi nelle ultime ore di una vicenda che si sta allargando sempre di più. Zaniolo e Tonali sono ufficialmente indagati e per questo motivo hanno lasciato il ritiro degli Azzurri.

La nota della Federcalcio. In un comunicato la FIGC scrive: “Nel tardo pomeriggio di oggi, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine ai calciatori Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso, anche a tutela degli stessi, di consentirne il rientro presso i rispettivi club”.

Il ritorno sulla scena di Fabrizio Corona (foto sotto). Il fotografo, uscito da poco dal carcere, è stato ascoltato nella Questura milanese dagli inquirenti come persona informata dei fatti. Corona al momento non risulta indagato e ha reso le sue dichiarazioni nella sezione Fatebenefratelli della Squadra mobile a Milano. Secondo i soliti ben informati, sarebbe stato proprio lui a fare i nomi dei calciatori coinvolti. E la lista degli indagati potrebbe anche allungarsi.

Cosa rischiano adesso i calciatori indagati? Una lunga squalifica. Giocare d’azzardo su piattaforme legali, cioè quelle che sono sotto il controllo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, non è reato; ma un atleta, a prescindere dal suo ruolo, non può scommettere sulla propria disciplina. In questo caso le partite di calcio. Dal punto di vista della giustizia ordinaria, però, si entra nel penale in caso di scommesse su piattaforme clandestine, ovvero illegali.

Cosa dice l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva. Questo articolo recita: “E’ vietato ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico, di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”.

In conclusione, dal punto di vista penale i calciatori coinvolti potrebbero cavarsela patteggiando o pagando una multa. L’eventuale violazione del codice sportivo, invece, farebbe scattare una pena che va dalla semplice sanzione a una squalifica di 3 o più anni; alla quale bisogna aggiungere un’ammenda a partire da 25.000 euro.

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