di FABIO CAMILLACCI/ Si chiude un altro tormentone calcistico di questa estate: Francesco Totti mette a tacere tutte le voci che lo davano ancora intenzionato a giocare, magari in Giappone o negli Stati Uniti. L’ex Capitano giallorosso, farà il dirigente della squadra che ama: la Roma. Ormai manca soltanto l’annuncio ufficiale. Decisivo l’incontro col presidente James Pallotta nella giornata di giovedi 13 luglio. Al termine Totti ha dichiarato: “Come è andata? Bene bene. Sono soddisfatto dell’incontro. Ancora non sono un dirigente della Roma. Quando lo diventerò? Presto”. Stretta di mano, baci e abbracci tra Mr President e l’ex numero 10 romanista: un clima decisamente cordiale rispetto alle scintille del passato. In precedenza Totti era stato a Trigoria, per sbrigare proprio le formalità legate all’annuncio della sua nuova vita: sabato 15 luglio partirà per nuove vacanze da cui tornerà soltanto ad agosto: quando inizierà a tutti gli effetti la sue seconda vita, quella da dirigente.
Pallotta, pratica Totti e non solo. Il presidente americano della Roma è sbarcato nella Capitale per risolvere alcune questioni e fare un po’ di chiarezza sul mercato giallorosso finora brillante solo per le cessioni di Salah, Paredes, Mario Rui e Rudiger che hanno fruttato più di 100 milioni. Pallotta ha così detto stop alle cessioni: “Nainggolan e Manolas non partiranno. E comunque noi se vendiamo lo facciamo per due ragioni. Primo, il financial fair play e poi è un discorso di valore del calciatore. Vendiamo perché pensiamo che con quei soldi possiamo comprare giocatori che si dimostreranno migliori di chi è partito”. Ma Mr President ha soprattutto messo nero su bianco l’accordo che Totti ha raggiunto mercoledì scorso a Trigoria con il direttore sportivo Monchi; nel lungo incontro il ds spagnolo ha ribadito all’ex Capitano di volerlo al proprio fianco per insegnargli il mestiere di dirigente sportivo. E così Totti si è convinto del tutto: pare sia rimasto affascinato dal progetto che il manager spagnolo ha in serbo per lui.
Totti nuovo direttore tecnico della Roma. Il ruolo di dt è sicuramente più adatto alle sue caratteristiche rispetto a quello di vicepresidente. Un ruolo che peraltro gli consentirà di lavorare al fianco di mister Di Francesco, che in un paio di lunghe telefonate ci ha tenuto a ribadire al suo ex Capitano quanto possa essere importante poter contare sulla sua esperienza. E pure al ds Monchi, che sul know-how sviluppato da Francesco nei 25 anni di Roma conta molto: anche per dirimere situazioni sul mercato grazie al fascino che esercita sull’immaginario collettivo l’icona Totti. Telenovela finita.
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