Tracce di esplosivi sono state trovate sui resti (foto) delle vittime 66 dell’aereo egiziano caduto nel Mediterraneo mentre volava da Parigi al Cairo il 19 maggio scorso. Dopo aver recuperato le due scatole nere, gli inquirenti egiziani avevano scoperto che nelle conversazioni nella cabina di pilotaggio emergeva la parola “incendio”, ma che era “prematuro saltare a conclusioni” su quanto accaduto. A fine giugno, la commissione d’inchiesta aveva annunciato che i dati estratti mostravano una compatibilità con i messaggi automatici di allarme che avevano segnalato fumo a bordo. Qualche settimana dopo la nave John Lethbridge aveva recuperato tutti i corpi, sottoposti alle analisi che alla fine hanno confermato i sospetti sulla causa del disastro.
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